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Brexit fra rischi e conseguenze per l’economia: intervista a Davide Serra

Davide Serra, fondatore e CEO del Fondo Algebris, è intervenuto allo speciale “The Floor” di Class CNBC. In diretta da Wall Street, il manager è stato intervistato su vari temi d’attualità dalla giornalista Silvia Berzoni, corrispondente da New York dell’emittente. In particolare, l’intervento di Davide Serra si è soffermato sugli scenari possibili dopo il Referendum del 23 giugno 2016, che sancirà la permanenza o l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Alla domanda inerente il possibile aumento dei tassi da parte della Fed, la Banca Centrale degli Stati Uniti, Davide Serra ha così risposto: “assumendo che l’Inghilterra rimanga nell’Unione Europea, gli Stati Uniti a luglio potrebbero già alzare i tassi. Se invece dovesse uscire, si vedranno i gravi impatti sull’economia reale e sarà tutto rimandato a settembre o ad ottobre. I nostri calcoli sono molto simili a quelli fatti dal Governo Britannico e ci aspettiamo nel caso di uscita dell’Inghilterra una recessione fra i 4 e i 5 punti di PIL entro 3 anni, mezzo milione di posti di lavoro persi e soprattutto un terzo della city che dovrà traslocare perché non potrà più “clear” euro a Londra e quindi arriverà una fortissima recessione con inversione di capitali. Lunedì ero al UK-China Business Leaders Summit, rappresentando l’Inghilterra nel mondo degli alternativi come Algebris. Il Presidente della Camera di Commercio cinese, l’equivalente di Confindustria cinese, ha detto chiaramente che investono in Inghilterra perché è la porta per l’Europa e nel momento in cui decidessero di uscire, si troverebbero in una situazione molto grave. Vedo che i polls sono 50-50. Spero che, essendo la democrazia più vecchia in Europa, il popolo quando andrà a votare userà il buon senso e non lo stomaco”.

Per visionare l’intervento completo di Davide Serra:

http://video.milanofinanza.it/hp/video-milanofinanza-5/Speciale-The-floor-intervista-a-Davide-Serra–Algebris–52885/

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