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“Creare occupazione è l’unico motore di mobilità sociale: con un lavoro il Paese va avanti”

La prospettiva di Davide Serra, Amministratore Delegato di Algebris Investments, sul tema della cultura dell’imprenditorialità in Italia. Un’intervista a margine del forum The European House – Ambrosetti, 41ma edizione (4 – 6 settembre 2015, Cernobbio),  “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”.

Giornalista: Secondo lei qual è il modo migliore per diffondere la cultura di imprenditorialità in Italia?

DS: Innanzitutto è fare impresa, fare azienda, anche piccola azienda, come è ad esempio Algebris che conta 25 persone a livello globale, sebbene gestisca complessivamente 2,6miliardi di dollari. Prima di tutto si tratta di un rischio: io stesso, ad esempio, ho investito in sette o otto aziende italiane non quotate, passando da start-up ad aziende più consolidate, laddove sono in grado di incontrare imprenditori che appartengano alla mia generazione e che abbiano le caratteristiche di lungimiranza sopracitate. Lo considero un buon investimento. Il punto è che in Italia il livello dell’utile sui ricavi è decisamente minore rispetto a quello riscontrabile in Europa e, ancora di più, negli Stati Uniti. Il motivo di tale divario è, a mio avviso, un’inefficienza del sistema data dal cuneo fiscale per i lavoratori – che oltretutto rappresenta un costo per l’azienda – oltre al cuneo fiscale per gli azionisti. Il fatto interessante è che, negli intenti del governo, si trova un chiaro obiettivo di crescita dell’occupazione, senza però che si riesca a porre le aziende nella condizione di competere, condizione strettamente funzionale all’assunzione. Lo scorso anno si è assistito al primo taglio del cuneo fiscale relativo ai lavoratori e vi è ora l’intenzione di abbassare le tasse che gravano sulle aziende, a condizione che si ottengano le coperture derivate da un taglio della spesa. Tale situazione consentirebbe un ritorno alla possibilità di fare impresa e di fare azienda in Italia e, di conseguenza, di investire e di creare occupazione, che è l’unico motore di mobilità sociale, in quanto solo con un lavoro tutti hanno una chance ed il Paese può così andare avanti.

Fonte:  AmbrosettiChannel

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