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Paolo Campiglio commenta la performance di Daclé nella prima metà del 2016

Daclé viaggia a gonfie vele e si presenta al giro di boa dei conti semestrali con una relazione finanziaria che mette in luce i risultati positivi ottenuti dalla nella prima parte del 2016, in linea con quanto previsto nel piano triennale presentato lo scorso anno dal presidente Paolo Campiglio. “Il Gruppo vuole crescere puntando a gestire risultati ancora più importanti – ha commentato il manager, che attualmente ricopre anche la carica di direttore esecutivo del Gruppo Daclé – I ricavi semestrali dimostrano la nostra solidità economica e non ci sarà una revisione degli obiettivi, anche perché con il consiglio di amministrazione, che ha approvato i conti dei primi 6 mesi dell’anno, abbiamo ipotizzato un aumento della redditività e la possibilità di distribuire un dividendo più alto”. Paolo Campiglio ha poi ricordato come oggi la situazione politica in Europa comporti una gestione ben più difficile rispetto a quanto immaginabile nelle fasi iniziali di definizione del progetto. Ma questo “ci ha solamente costretti ad essere ancora più bravi ed efficienti”. In conferenza stampa il manager industriale ha anche voluto sottolineare la crescita di cui è stata protagonista Daclé negli ultimi 20 anni, che ha notevolmente aumentato gli investimenti in partecipazioni azionarie anche in altri settori, dalle banche alla chimica, nonostante il suo nome venga spesso accostato solamente a quello farmaceutico. Un cambiamento “della materia, dei prodotti, della qualità della vita”. Ma l’investimento più importante, ha concluso soddisfatto, è quello fatto con il capitale umano: “Solo qui nei nostri stabilimenti, attraverso il consorzio europeo di imprese, garantiamo ogni mese 200 stipendi ai nostri dipendenti».

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