Airbnb Inc., società conosciuta per la piattaforma di affitti di stanze, appartamenti e case, negli ultimi anni ha totalmente rivoluzionato il mondo dei viaggi dando vita ad un mercato completamente nuovo.
Da dicembre 2020, nonostante la crisi economica causata dalla pandemia globale che ha anche duramente colpito il turismo e frenato i viaggi, la società si è quotata nella borsa di New York raggiungendo un valore di oltre 100 miliardi di dollari.
Pochi giorni fa Airbnb ha pubblicato il primo bilancio trimestrale da quando è sbarcata in borsa: la società ha perso 3,9 miliardi di dollari durante il primo semestre da quotata, in relazione ai 352 milioni dell’anno 2019.
Nel terzo trimestre del 2020 le entrate sono diminuite “soltanto” del 18% e nel quarto trimestre la società ha registrato 859 milioni di entrate, equivalenti ad un calo del 28%, il totale del fatturato annuale è sceso del 30%, arrivando a 3,3 miliardi di dollari.
Ad aprile, a causa del notevole crollo delle prenotazioni che ha raggiunto circa il 72%, Airbnb ha attuato una politica di rimborso globale e ha distribuito così un miliardo di dollari per coprire le spese relative alle numerose cancellazioni.
Le perdite totali della compagnia sono inoltre state appesantite da un prestito di emergenza del valore di 827 milioni di dollari e dai compensi in titoli relativi all’IPO della società pari a 2,8 miliardi di dollari.
Nonostante le numerose difficoltà affrontate, Airbnb ha mostrato una ripresa grazie alle nuove strategie volte alla riduzione dei costi e grazie ad un business improntato su viaggi più brevi e verso zone meno consuete. Anche per questo motivo il valore di borsa della società rimane tuttora maggiore rispetto a quello del totale dei valori dei colossi alberghieri come Hilton, Marriott e Hyatt.
“Il viaggio sta tornando”, ha dichiarato Brian Chesky, amministratore delegato di Airbnb, “Crediamo che le persone desiderino ardentemente ciò che gli è stato tolto”.
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