La prima metà del 2021 ha portato una ventata di positività per le banche di credito cooperativo lombarde, sebbene le sfide correlate alla pandemia non possano ancora dirsi superate. In occasione del Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle BCC, tenutosi a Venezia nei giorni 29 e 30 ottobre presso l’Hilton Molino Stucky Venice, al quale ha preso parte il Presidente Alessandro Azzi, si è parlato appunto dei risultati ottenuti in questo primo semestre. A Cremona, ad esempio, le BCC hanno registrato un aumento della raccolta diretta (+11,5%) e una diminuzione delle sofferenze (-37,5%). Oltre a celebrare i traguardi raggiunti, ci si è soffermati anche sul tema della “desertificazione” dei presidi territoriali in campo bancario e non, e sui rischi che tale fenomeno comporta. In merito alla questione, Alessandro Azzi ha spiegato: “I rischi della ‘desertificazione’ del territorio in epoca di pandemia e globalizzazione sono estremamente pericolosi. Lo abbiamo sperimentato in ambito sanitario, causa Covid; e ora nel PNRR si investono miliardi di euro per creare (o ricreare, dove nel tempo sono stati tolti) soggetti e ospedali di comunità a servizio dei territori. Lo stesso scenario lo sta vivendo il sistema del Credito, con la tendenza alla concentrazione in grandi gruppi bancari tendenzialmente più lontani dai territori”. Per il Presidente della Federazione Lombarda è fondamentale “sensibilizzare le autorità di controllo e anche chi oggi governa il nostro Paese” sul tema, dato che questo voler spingere le BCC provinciali ad adottare logiche proprie delle grandi banche rischierebbe di trasformare le prime in un’altra cosa. Le BCC continuano a dimostrare vicinanza ai territori e alle comunità, contrastando quindi le dinamiche della desertificazione e in Italia osservano una costante crescita nei numeri. I soci superano ormai gli 1,4 milioni e sono sempre di più i comuni in cui le BCC operano come unico intermediario bancario. Alessandro Azzi sottolinea che “le Casse Rurali sono luoghi di solidarietà locale e mai come oggi le sfide globali chiamano in causa le realtà locali. L’invecchiamento, l’aumento delle disuguaglianze sociali, il bilanciamento vita-lavoro, il costo troppo alto dell’assistenza sociale sono tutte ‘domande’ che ci impegnano a cercare ‘risposte’ concrete”. Secondo il Presidente, il loro essere delle “banche differenti” significa, in conclusione, anche poter “dare risposte diverse dagli altri, non tanto in termini di profitto, ma di servizio”.
Per maggiori informazioni:
https://www.cremonaoggi.it/2021/10/29/bcc-provinciali-16-miliardi-di-impieghi-nel-primo-semestre-2021/
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