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Auro Palomba: “A Piazza Affari la maglia nera”

In extremis Milano ce l’ha fatta. Proprio venerdì ha “conquistato” l’unico record che forse le mancava, quello veramente poco ambito di peggior Borsa del ’92. Con una flessione del 22,80% dall’inizio di gennaio, infatti, Piazza Affari ha superato Tokio, che grazie alla ripresa delle ultime settimane ha limitato il regresso al 21,81%. Il nostro mercato azionario è stato infatti l’unico nella scorsa ottava a non beneficiare dell’exploit di Tokio, che ha guadagnato il 10,82% nella passata settimana. Tutte le altre Borse infatti, dopo un inizio di grossa difficoltà, nelle ultime sedute hanno segnato un deciso recupero. Si apre ora una nuova settimana, che potrebbe essere più calma se la tranquillità tornerà anche sul mercato dei cambi. Già domani gli analisti prevedono però un nuovo rialzo a Tokio, dove finalmente gli operatori potranno ragionare conoscendo il pacchetto di misure predisposto sul governo, e non solo sulle indiscrezioni come Ano a venerdì pomeriggio.

Ma andiamo con ordine: a Tokyo Il mercato azionario giapponese ha anticipato il pacchetto di misure economiche per il rilancio dell’economia nipponica annunciato poi venerdì scorso. L’indice Nikkei è balzato proprio nell’ultima seduta al di sopra dei 18 mila punti, prima che qualche sistemazione tecnica non lo ricacciasse al di sotto di quella soglia. Da martedì 18 agosto il Kabuto-Cho ha messo a segno un rialzo del 25,6%. La Borsa sale nonostante l’industria automobilistica cominci a segnale il passo, e anche a scapito dei profitti dei maggiori intermediari, che potrebbero per la prima volta chiudere il semestre in “rosso”. Secondo gli esperti la ripresa non dovrebbe essere ancora giunta al suo culmine, anche perché il Nikkei partiva da una situazione veramente negativa.

-Wall Street – La Borsa di New York ha tutto sommato tenuto nella settimana più difficile per il dollaro. Alla fine il Dow Jones ha guadagnato lo 0,38%, dopo che all’inizio dell’ottava era sceso al livello più basso da aprile. Gli operatori sono comunque perplessi, e sì chiedono se la ripresa sia vera, o se Wall Street debba ancora scontare qualcosa, dopo avere perso circa il 6% in tre settimane. D’altronde le autorità monetarie americane non pensano minimamente ad alzare i tassi d’interesse, e questo dovrebbe giocare a favore della Borsa.

-Londra – La City ha pagato nell’ultima settimana le debolezze della sterlina sui mercati valutari. Alla fine l’indice ha ceduto il 2,2%, nonostante la ripresina finale sull’onda dei successi di Tokio. Dopo i successi dell’inizio di maggio, il footsie ha perso il 16%, egli operatori non sono ancora convinti che la discesa sia finita. Per Londra, cosi come per Milano, è importante vedere quale sarà la tendenza dei mercati valutari, perché un’eventuale nuova impennata del marco potrebbe essere pagala a caro prezzo, soprattutto se le autorità monetarie londinesi dovessero essere costrette ad aumentare i tassi d’interesse per difendere la sterlina.

-Francoforte – Grazie a Tokio Francoforte ha vissuto un finale di ottava in grande salute, che hanno riportato in alto un listino che solo martedì scorso si trovava ai livelli minimi dal febbraio ’91. Due gli aspetti contrapposti: da una parte la facilità di ripresa ha lascialo perplessi gli operatori, dall’altra l’allontanarsi delle possibilità di riallineamento dovrebbe giocare a favore della Borsa di Francoforte.

-Parigi – Il mercato azionario francese risente in continuazione della serie di sondaggi che spiegano la posizione dei cittadini nei confronti degli accordi europei di Maastricht, in attesa del referendum del prossimo 20 settembre. Nonostante la forte flessione (-3,25% nella settimana) la Borsa di Parigi ha però mostrato nelle ultime sedute una forza di reazione in seguito alla ripresa di Tokio. Tutto è dunque bloccato fino al 20 settembre, ma gli operatori sono convinti che per il mercato azionario francese sia giunto il momento della tranquillità.

-Milano – Piazza Affari è l’ultima, e non solo della settimana, il nostro mercato azionario vive una stagione estremamente difficile, pagando oltre alla pesante congiuntura internazionale anche una situazione interna assolutamente instabile. Gli affari latitano, e l’Indico Mib si è portato con 772 punti in Tondo alla classifica delle Borse internazionali, nonostante la piccola ripresa di venerdì 00,13%) gli abbia permesso di abbandonare il minimo annuale. Per Milano vale il discorso di Londra: molto dipende da come evolverà la situazione sul mercato valutario, e se la Banca d’Italia riuscirà a difendere il cambio senza ricorrere ad aumenti dei tassi d’interesse.

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba

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