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Auro Palomba: “Costo dell’energia in Italia eccessivo”

Tanti dubbi e una sola certezza: l’energia in Italia costa molto, troppo. Per le famiglie e per le imprese, che vedono la propria competitività ridotta del 30%solo per i costi dell’approvvigionamento. Anche leggendo gli ottimi contributi contenuti in questa newsletter si intuisce come le spiegazioni e le ricette siano molteplici, così come le cause storiche alla base di questo divario, par-tendo dalla già molto commentata scelta contro il nucleare compiuta negli anni ’80. Nel dubbio come sempre, viene da pensare che la verità stia nel mezzo. Certamente a posteriori, e osservando che cosa fanno i Paesi a noi limitrofi, viene da ammettere che forse l’opzione nuclear free è stata frutto di un’ondata emotiva successiva a Chernobyl. Certamente i costi per noi sono aumentati da una dipendenza quasi totale dal petrolio. Certamente c’è stata poca voglia e pochi incentivi a ricercare le fonti energetiche alternative per diminuire questa dipendenza. Certamente i fornitori di energia hanno conti economici che fanno pensare alla possibilità di una riduzione dei margini favore dei consumatori, siano essi privati cittadini o aziende.

Quindi, l’unica certezza è che bisogna cambiare e velocemente. Perché un Paese non può permettersi questo divario sfavorevole nei confronti degli altri, perché l’eccessivo costo dell’energia si riflette in tante scelte penalizzanti, dalla spinta a spostare le fabbriche dove i costi sono inferiori fino alla necessità da parte delle famiglie di ridurre i consumi. Senza considerare l’allarme per la scarsità dell’acqua, ormai una costante nei mesi che precedono l’estate, quando si prevede la possibilità di dover chiudere le fabbriche per mancanza di energia. Ora però è l’Europa a darci la sveglia, e finalmente si intravede la volontà, da parte delle imprese e forse anche dei politici, di aumentare la ricerca e l’utilizzo di fonti rinnovabili, dall’eolico fino alle biomasse. Tante possibilità che, unite a una maggiore informazione sulle energie alternative (avete mai provato a capire se converrebbe installare un sistema a energia solare per la vostra casa?) e all’eliminazione di vincoli dettati dalla politica, non sono più rinviabili per un Paese che pretende, come è giusto, di essere competitivo e moderno, per le imprese e per i cittadini.

FONTE: Fondazione Nordest
AUTORE: Auro Palomba

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