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Auro Palomba: “E’ primavera anche per i fondi”

Il listino della Borsa degli ultimi due mesi ha portato bene anche ai Fondi d’investimento, che stanno chiudendo con un saldo netto positivo della raccolta anche marzo. Queste almeno sono le indicazioni che vengono dai maggiori gruppi a pochi giorni dalia notificazione dei dati ufficiali, prevista per la fine di questa settimana. Secondo quanto affermano i maggiori operatori. si nota un ritorno dei risparmiato verso i Fondi, in un’ottica di maggiore comprensione di questo strumento finanziario acquistato come un prodotto la cui utilità e validità vanno considerate nel lungo periodo «Il risultato del nostro gruppo è complessivamente positivo – dice Francesco Taranto, amministratore delegalo della Prime del gruppo Fiat, seconda società italiana per raccolta complessiva – il ritorno maggiore lo abbiamo avuto per i Fondi azionari che investono principalmente sui mercati internazionali, mentre quelli “italiani” rimangono sostanzialmente sui medesimi livelli di marzo». Per Taranto il futuro non è però tutto roseo, in quanto «dal settore aziendale verranno indicazioni ì deludenti, e i risultati del ’90 saranno in media inferiori a quelli precedenti». Più ottimista invece Walter Ottolenghi. amministratore delegato dei Fondi della Fininvest. «Il mese e stato molto positivo per noi. con dati in discreto miglioramento rispetto a febbraio in tutti i comparti, sia gli obbligazionari sia gli azionari. È un segnale incoraggiante in particolare per quest’ultimo settore, in cui è cresciuta notevolmente la raccolta di capitali freschi» Raccolta ancora positiva anche per i Fondi della Ras. «Avremo un saldo in linea con quello di febbraio – dice Giulio Baseggio. presidente della Gestiras. Il gruppo Monti di Bologna ha ufficializzato ieri la cessione del pacchetto azionano di maggioranza <51%) della società Ole. L’organizzazione Tipografica Editoriale Spa, editrice del quotidiano «Il Piccolo» di Trieste. Lo ha reso noto la Poligrafici Editoriale Spa, capofila del gruppo Monti, quotala in Borsa. Un comunicato informa che il 27 marzo una quota del 40,3 per cento del pacchetto azionano è stato acquistato dalle Iniziative Editoriali Giulian e Srl, con sede a Udine, e il 10,2 della Sep Società Editrice Padana Spa con sede a Padova». Ma soprattutto notiamo un atteggiamento più consapevole dei risparmiatori che hanno cominciato a capire cos’è il Fondo, e soprattutto cosa non è, ovvero uno strumento speculativo. Scegliendo bene si possono avere ottimi risultati. Per questo prima recupereranno i monetari e i bilanciati, e poi gli azionari. No i di azionari ne abbiamo pochi, per cui è difficile dire se il ritorno degli investitori sui Fondi sia da legare alla ripresa delle Borsa». Anche per quanto riguarda il primo gruppo italiano, l’imi, marzo dovrebbe portare risultati positivi. All’Imigest si pensa infatti di chiudere il mese con una raccolta netta di circa 100 miliardi, grazie soprattutto agli obbligazionari, mentre Imicapital continua a perdere sottoscrittori, e anche per la Fideuram, la rete di vendita del gruppo, il bilancio è positivo. Sui dati, fanno notare in Imigest, incide comunque anche il reinvestimento automatico dei dividendi, come già era accaduto a febbraio. Solitamente Borsa e Fondi si attraggono. La ripresa del mercato azionario dà fiato ai gestori che quindi possono impostare operazioni con più tranquillità, avvantaggiando i corsi dei titoli. Ma in questo mese come si sono comportati i fondi, e quali sono le prospettive per il futuro? «Abbiamo operato ulteriori realizzi mirati – piega Taranto – niente di particolare comunque. Per il futuro è difficile fare previsioni, pure se solitamente il mercato azionario sale in presenza di crisi di governo». Anche per Ottolenghi i problemi politici «non dovrebbero pesare. Siamo fiduciosi. Sarà importante soprattutto capire quale percorso prenderanno i mercati internazionali. In Ita lia si verifich eranno in ­vece molti rimescolamenti di portafoglio».

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba

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