Press "Enter" to skip to content

Auro Palomba: “Pirelli, comincia la mediazione”

Auro Palomba commenta la reazione positiva di Piazza Affari

I giornali tedeschi hanno parlato ieri di vittoria della Continental, sostenendo che la società di Hannover è riuscita a mantenere l’indipendenza, e nella votazione su punto cinque, quello relativo ai preparativi per l’eventuale fusione, la maggioranza dei votati si è espressa a favore del “no”. Anche se è difficile dare credito a questa teoria (i quotidiani di tutto il mondo hanno infatti salutato il successo della Pirelli), l’atteggiamento dell’opinione pubblica germanica fa ben capire quali difficoltà vi saranno a portare avanti il discorso con Horst Urban, il presidente del consiglio di gestione della Conti. Proprio per questo neanche in questa occasione alla Pirelli hanno perso il consueto stile misurato e continuano a parlare di mediazione. L’unica dichiarazione ufficiale è venuta dal vice presidente del gruppo italiano. Filiberto Pittini, il quale è stato perfettamente in linea con quelle rese a caldo da Leopoldo Pirelli: “E’ stato compiuto un passo necessario – ha detto Pittini – adesso comincio, speriamo il lavoro vero per trovare un tipo di accordo che vada bene”. Dunque nessuna ostilità con i tedeschi, e nemmeno contro Urban, l’uomo che ha detto pubblicamente di essere pronto a dimettersi in caso la sua linea venga sconfitta. “Non vedo perché dovrebbero dimettersi” ha aggiunto Pittini, allargando il discorso a tutto il management della Conti. “Il discorso è comunque molto aperto. Solo fra quattro mesi, il 10 luglio, vi sarà la prima assemblea”. Reazioni positive sono giunte dalla Borsa, dove i titoli Pirelli sono stati molto richiesti: la Pirellona è salita del 2,65% a listino e la Pirellina del 3% (ma nel “dopo” il progresso è stato del 7%). Soddisfatto l’avvocato Agnelli, che si è dichiarato “non sorpreso per la vittoria”, aggiungendo che “ora ci sono le condizioni per trattare”. Il presidente della Fiat occupa in questa vicenda una posizione scomoda, poiché vede fronteggiarsi gli alleati “storici” della Pirelli, e la Deutsche Bank, azionista della Fiat. Ma il ruolo della Dd, alla luce anche delle evidenti differenze di atteggiamento nei confronti della Pirelli fra Weiss e Urban, è stato piuttosto criticato dopo l’assemblea di mercoledì. Alcuni credono infatti che la posizione della Deutsche sia mutata, e che le dichiarazioni di Ulrich Weiss, nella carica di presidente del comitato degli azionisti della Conti, aprano invece una possibilità di mediazione con la Pirelli. Del tutto diverso il rapporto tra italiani e Urban, per i quale il “no” alla fusione delle attività negli pneumatici dei due gruppi è già stato scritto, e non esistono ipotesi di trattativa. Il “burbero2 della Continental lo ha spiegato per un’ora agli azionisti. L’unione delle due società, ha detto, avrebbe più difetti che pregi, soprattutto per gli azionisti della Continental. L’operazione, così come l’hanno presentata gli uomini della Pirelli, prevede infatti l’acquisizione della Pirelli Tyre Holding, capogruppo del settore pneumatici, da parte della Continental, che in seguito sarebbe fusa nella Pirelli. Secondo Urban gli uomini di Piazzale Cadorna hanno sopravvalutato le azioni della Pth, stimate al doppio dei valori di Borsa, mentre quelle della Continental verrebbero trattate pari alla quotazione. Per quanto riguarda i benefici, la Pirelli stima in 400 milioni di marchi all’anno (circa 300 miliardi di lire), mentre Urban sostiene che nella migliore delle ipotesi si arriverebbe a 100, pena licenziamenti e chiusura di fabbriche. Per portare avanti la propria linea la Pirelli dovrà chiedere ora gli esatti rapporti di forza. Nei punti all’ordine del giorno che a loro interessavano, Pirelli e alleati hanno infatti stravinto, con il 65% dei voti presenti. Ma nel punto cinque (la fusione) quelli che hanno seguito le indicazioni del gruppo italiano (l’astensione) sono stati meno di quelli che hanno votato contro. E ciò ha permesso a Urban di indurre che gli italiano controllerebbero solo il 36% del capitale. Senza poi tenere conto che la Conti tenterà sicuramente di impugnare le delibere assembleari, nella convinzione che la Pirelli possedesse già prima di mercoledì una quota del capitale superiore al 5%, e quindi in contrasto (sempre fino a mercoledì) allo statuto della Conti. Il mediatore fra le parti, dicono ad Hannover, potrebbe essere Gerard Schroeder, presidente della Land della Bassa Sassonia, che ha già benedetto la fusione Pirelli-Continental, ma che è ben visto anche da Urban e Weiss.

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba

Be First to Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*