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Auro Palomba: “Pirelli vince in Continental”

La strada di Hannover è ora in discesa per le gomme Pirelli. L’ultimo ostacolo fra l’azienda milanese e la Continental sembra intatti essere caduto nel pomeriggio dopo il consiglio di sorveglianza della Conti, che ha costretto alle dimissioni il presidente Horst Urban, il quale persisteva nel rifiuto ad intraprendere trattative con la Pirelli per arrivare a una fusione delle attività pneumatici. Urban non ha voluto nemmeno prendere in considerazione l’invito fattogli dallo stesso consiglio di sorveglianza non più di una settimana fa. il 3 maggio, di avviare colloqui con Leopoldo Pirelli, e cosi il consiglio, riunito ieri in seduta straordinaria in Germania era persino un giorno di testa), ha chiesto e ottenuto le sue dimissioni. AI suo posto è stato eletto Wilhelm Wintersteiu, che finora era responsabile del dipartimento controlling. Il consiglio, secondo informazioni giunte dalla Germania, ha inoltre incaricato il nuovo presidente di aprire al più presto una fase di negoziati con la Pirelli. Che l’epilogo della vicenda fosse vicino era nell’aria a già da qualche giorno, da quando la posizione della Deutsche Bank, finora ostile alla Pirelli, si è fatta più morbida. Urban era rimasto isolato nella sua chiusura totale, e aveva chiesto la convocazione del consiglio di ieri proprio per porre gli azionisti di fronte all’aut aut. Evidentemente la reazione degli altri membri è stata superiore persino alle sue aspettative, tantoché la richiesta di dimissioni è venuta all’unanimità. Le motivazioni esatte del “colpo di mano” si conosceranno forse oggi, in quanto la giornata di festa ha impedito una comunicazione esatta dai vertici societari. Dalla Pirelli, seguendo il desiderio di Leopoldo che la trattativa avvenga seguendo i canoni della “diplomazia segreta”, non vi sono stati commenti ufficiali, ma è certo che l’apertura delle trattative “senza condizioni”, ormai accettata dal consiglio di sorveglianza della Conti, sia una vittoria per i vertici di Piazzale Cadorna. Il titolo è nel frattempo salito del 3% in Borsa. Intanto ieri mattina a Milano si è “dichiarato” un altro dei soci di Continental alleati della Pirelli. Durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio ’90, il presidente e amministratore delegato della Ras Umberto Zanni ha infatti affermato che la compagnia d’assicurazione detiene il 2,5% del capitale della società tedesca. A dir la verità, Zanni non ha precisato da che parte dello schieramento sia la posizione della Ras, anche perché una quota analoga del capitale della Conti è detenuto dall’azionista di maggioranza dell’assicurazione milanese, ovvero Allianz, ed è proprio quest’ultima a condurre le danze. Tenendo però conto del fatto che Leopoldo Pirelli fa parte del consiglio d’amministrazione della Ras. risulta difficile che questo pacchetto possa essere usato contro gli interessi dell’azienda chimica milanese. Ciò nonostante, Zanni ha preferito affermare che «la Ras rimane defilata nella vicenda, che viene gestita a livello di gruppo da Monaco. Noi speriamo che il contrasto che si è verificato ad Hannover si componga, e che la Pirelli riesca a raggiungere un obiettivo così prestigioso». In seguito, però, il presidente della Ras si è lascialo andare e ha detto che «si può immaginare per chi facciamo il tifo». La Ras ha chiuso un anno “tremendo “, come lo ha definito Zanni, con un utile netto di 138 miliardi, in linea con quello precedente, e con un aumento del 12,7% della raccolta premi, salita a 2.845 miliardi, il dividendo è dunque invariato rispetto all’89, pari a 300 lire per le azioni ordinarie e 360 per quelle di rispar­mio. Il risulta lo è stato però ottenuto con la gestione finanziaria, in quanto quella tecnica ha avuto una perdita di 180 miliardi. Zanni ha infine annunciato che lascerà la carica di amministratore delegato per limiti di età (ha compiuto 70 anni), ma manterrà quella di presidente. I vertici della società saranno così de finiti: Roberto Gavazzi, che ricopre la carica di amministratore delegato dì Allianz Europa, come vice­presidente, coadiuvato da tre nuovi amministratori delegati: Angelo Marchiò, Giulio Baseggio e Attilio Lentati.

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba

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