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Conferenza ISPI, Cristina Scocchia (KIKO): “E-commerce fondamentale per il new normal”

In Italia l’avvento della pandemia ha causato uno shock che si è aggiunto alle carenze strutturali già presenti nell’economia del Paese. Tuttavia il Covid-19 può rappresentare allo stesso tempo un’occasione per le aziende italiane di recuperare il terreno perso negli anni. A dichiararlo è Cristina Scocchia, CEO di KIKO, intervenuta lo scorso 25 gennaio all’evento “Il mondo nel 2021. Opportunità e rischi per le imprese al tempo della pandemia”. Promossa dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), la conferenza ha visto la partecipazione di diversi manager italiani che hanno condiviso la loro opinione sui trend individuati per affrontare il cosiddetto “new normal” e sul futuro delle imprese. “Quest’anno abbiamo subito uno shock congiunto di domanda e di offerta come non ne avevamo subito dalla crisi petrolifera del ’79 – ha detto la numero uno di KIKO parlando del retail non alimentare – questo significa che il settore nel suo complesso ha chiuso con circa un terzo di contrazione del fatturato e le stime più accreditate parlano di un recupero che avverrà solo in sei anni”. Secondo i dati riportati da Cristina Scocchia, quello del retail non alimentare è uno dei settori più importanti per l’economa italiana: si parla infatti di 300 miliardi di fatturato, 460 mila aziende e oltre un milione e mezzo di occupati. “Di fronte a una sfida così importante noi aziende del retail e della distribuzione non alimentare dobbiamo rivedere il nostro business model e trovare il coraggio di accelerare sugli investimenti”, ha continuato il CEO di Kiko. Investimenti che dovranno puntare sull’innovazione e sulla trasformazione digitale, con un focus preciso sulla rivoluzione dell’e-commerce, che in Italia stenta ancora a decollare sebbene l’emergenza sanitaria abbia portato una forte crescita. “I dati del Politecnico di Milano e di Netcomm ci dicono che nel 2020 l’e-commerce è cresciuto del 26%, raggiungendo 23 miliardi, e che due milioni di italiani che non avevano mai acquistato prodotti online hanno fatto il salto. Tutto indica che i consumatori continueranno sempre di più ad alternare i canali fisici con quelli virtuali”. Un potenziale che l’Italia non riesce ancora a sfruttare pienamente: “Siamo molto indietro rispetto a Paesi come Germania, Regno Unito e Cina, per questo dobbiamo costruire un vantaggio competitivo differenziale che si basi anche sull’e-commerce, rivisitando da un lato la supply chain e dall’altro prevedendo investimenti in crm e in social media. Credo – ha concluso Cristina Scocchia – che questa sia l’ultima occasione per recuperare il gap che abbiamo a livello digital a tutto tondo”.

Per visualizzare il video dell’intervento:

https://www.youtube.com/watch?v=9GDW4Ka-p7c&ab_channel=ISPI

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