“La quotazione in Borsa non è un sogno, ma un obiettivo concreto”: così si è espressa Cristina Scocchia durante l’evento “L’Italia Genera Futuro”, organizzato dall’Economia del “Corriere della Sera” e trasmesso in diretta streaming presso Palazzo Mezzanotte, a Milano. Per l’occasione si sono festeggiati i 1.000 nuovi Campioni dell’industria manifatturiera italiana, le aziende Champions selezionate da l’Economia e ItalyPost, il cuore del tessuto imprenditoriale nostrano.
Tra i volti più rappresentativi anche l’AD di Illycaffè Cristina Scocchia, che in questo contesto ha parlato dell’importante tematica delle aziende familiari e della loro managerializzazione. “Sicuramente aprire il capitale e aprire il management non è necessario per una azienda a conduzione familiare, ma è molto utile. È un aiuto importante per riuscire a realizzare quella crescita dimensionale qualitativa che poi costituisce un vantaggio competitivo nel lungo termine.”
In Italia, ha sottolineato l’AD, abbiamo aziende dal grande potenziale ma che restano troppo piccole, risultando marginali, inefficienti. Le aziende medio-grandi riescono invece ad avere una redditività operativa migliore e, di conseguenza, una maggior solidità finanziaria, meno problemi di sottocapitalizzazione e più possibilità di attrarre nuovi talenti internazionali. Così nasce il circolo virtuoso che può entrare in azione solo attraverso disponibilità di capitale economico e umano, da qui l’utilità di aprirsi verso un management specializzato, che provenga anche dall’esterno della famiglia.
Nel suo intervento Cristina Scocchia ha parlato del futuro di Illycaffè e dei suoi primi mesi alla guida dell’azienda. Sono state settimane intense, incentrate sulla costruzione del nuovo Piano Industriale che la manager prevede di presentare al CdA durante le prossime settimane. “Dovrà essere un Piano che apra una nuova fase espansiva per prepararci all’entrata in Borsa. Stiamo facendo i primi passi, nel 2021 abbiamo approvato un bilancio per la prima volta completo anche dei principi contabili internazionali (IFRS). Abbiamo fatto una non financial discolsure per essere trasparenti dal punto di vista delle metriche non solo economiche, ma anche sociali e ambientali. Sono piccoli passi decisi”. Si punta alla quotazione tra il 2022 e il 2026.
Per visualizzare il video dell’intervento: https://www.facebook.com/corrieredellasera/videos/1053543595261626/
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