Il gruppo De’ Longhi ha recentemente raggiunto un accordo che gli darà pieno controllo della svizzera Eversys, della quale già era azionista di minoranza. Risale infatti al giugno del 2017 l’operazione con la quale l’azienda italiana aveva acquisito una quota del 40% del gruppo svizzero.
Per ottenere il restante 60%, Giuseppe e Fabio De’ Longhi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’omonima società trevigiana, dovranno far sborsare alla propria azienda la “modica” cifra di 110 milioni di franchi svizzeri (corrispondenti a 99,5 milioni di euro). Così facendo, il valore totale dell’acquisizione ammonterà a 150 milioni di franchi svizzeri, ovvero 135,68 milioni di euro.
“Siamo entusiasti di questo nostro nuovo importante passo nel mondo del caffè. Di Eversys ammiriamo la passione per l’eccellenza, la qualità e la forte capacità di innovare, valori che hanno guidato i fondatori Jean Paul In-Albon e Robert Bircher nella realizzazione del loro sogno. Tutti elementi che ci accomunano e che sono stati sin dall’inizio il motore della collaborazione sviluppata e che continueranno a essere alla base dei comuni progetti futuri” ha commentato Massimo Garavaglia, amministratore delegato di De’ Longhi.
Il gruppo Eversys, che è stato fondato nel 2009 da Jean-Paul In-Albon and Robert Bircher e che ha sede a Sierre, nel Canton Vallese, è attivo nella progettazione e commercializzazione di macchine professionali per il caffè espresso. In particolare, è specializzato nei modelli superautomatici, per i quali ha sviluppato delle tecnologie altamente innovative che gli permettono il posizionamento nella fascia alta del settore. Prima di avviare la lunga e proficua collaborazione con De’ Longhi, Eversys fatturava 17 milioni di franchi svizzeri (stando ai numeri ufficiali dichiarati nel 2016). Nel 2020 i guadagni si sono quadruplicati con ricavi consolidati equivalenti a 65 milioni di franchi svizzeri (quasi 59 milioni di euro).
Nel corso degli anni, infatti, De’ Longhi ha messo a disposizione supporto finanziario, ma anche competenze industriali e strutture distributive, che si sono rivelati gli elementi chiave per rafforzare i piani di sviluppo futuri. A testimonianza del successo di questa collaborazione, nel 2020 c’è stata anche l’inaugurazione da parte di Eversys di un nuovo stabilimento produttivo all’avanguardia in Svizzera.
La scalata al successo del gruppo italiano non si limita però solo allo scenario europeo, ma va anche oltreoceano. Nel 2020 l’azienda italiana ha di fatto acquisito l’americana Capital Brands Holdings, madre dei blender Magic Bullet e Nutribullet, per una cifra di 420 milioni di dollari. Lo stesso Garavaglia aveva indicato l’acquisizione come una transazione dal forte valore strategico che avrebbe rafforzato la “leadership del Gruppo nel settore della preparazione dei cibi”. Intanto, con la sua ultima mossa, De’ Longhi ha guadagnato il 3,44% nella Borsa Italiana.
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