Enel, Francesco Starace: luce verde dai soci all’integrazione di Egp entro fine marzo. Il Tesoro cala sotto il 25%.
Benefici per tutti gli azionisti. Un effetto positivo per l’utile di Enel, società guidata da Francesco Starace. Ma soprattutto 1,3 miliardi di risorse in più tra 2018 e 2019 a disposizione per lo sviluppo di progetti rinnovabili nei paesi emergenti. È questa la dote che porterà con sé l’integrazione in Enel di Enel Green Power, il braccio delle rinnovabili del gruppo, approvata ieri dalle assemblee straordinarie di entrambi i gruppi. La promessa è dell’ad della stessa Enel, Francesco Starace, che a cinque anni dalla quotazione in borsa di Egp ha riportato le attività rinnovabili interamente nella pancia dell’Enel. Del resto, i tempi sono cambiati, la quotazione di Egp nel 2010 aveva permesso di incassare 2,6 miliardi, una cifra di tutto rispetto, con un’operazione che doveva far emergere il valore delle attività verdi. Ora, la parola d’ordine è “accellerare la crescita dell’Ebitda”, che per il 50% dipende proprio da Egp e, dividerla il meno possibile con le minoranze. Un passo che consente anche di concentrare più investimenti nelle energie pulite. Così si spiegano le puntualizzazioni di Francesco Starace ieri in assemblea. “L’integrazione con Green Power permetterà di realizzare iniziative di crscita addizionali del business delle rinnovabili difficilmente realizzabili in maniera autonoma”, ha spiegato. L’accelerazione degli investimenti vuol dire, dunque, per Egp 1,3 miliardi in più per lo sviluppo nei paesi emergenti”. Ma attenzione, ha tenuto a precisare l’AD delle rinnovabili, Francesco Venturini: “Non è la fine del progetto Enel Gp, ma la preparazione per uno stadio successivo, necessario per rispondere al mutato contesto energetico”.
FONTE: Il Messaggero
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