“Nel nostro processo di trasformazione in campo digitale utilizziamo tutte le tecnologie disponibili sul mercato, singolarmente o combinate tra loro: parlo in particolare di intelligenza artificiale, robotic process automation, deep learning, ma anche blockchain per gestire i processi interni, IoT, realtà virtuale e aumentata“: intervistato da “Lettera 43” Luigi Lusuriello, Chief Digital Officer di Eni, illustra la strategia di trasformazione digitale del gruppo, focalizzata su decarbonizzazione, transizione energetica e sulla sicurezza di impianti e persone. “La nostra visione riguarda anche e soprattutto una trasformazione del modo di lavorare e di relazionarsi delle persone coinvolte, alle quali la tecnologia, se adottata attraverso soluzioni efficaci, può portare nuovi strumenti a supporto e rafforzamento delle proprie capacità” ha spiegato il manager, sottolineando come la tecnologia possa esprimere il suo potenziale “solo se mettiamo al centro le persone, che devono essere libere di personalizzare gli strumenti sviluppati e così migliorare le proprie performance“. È altrettanto importante monitorare l’efficacia delle iniziative di trasformazione digitale, sia dal punto di vista economico che qualitativo per migliorare processi, efficienza e sicurezza: “I progetti vengono sempre sottoposti, in una prima fase di validazione, a test tecnici e di resa economica, superata la quale vengono poi rapidamente implementati nei nostri siti o nei nostri processi, passando da scala sperimentale a scala industriale. Eni è fortemente impegnata nella costante analisi del rapporto costi/benefici delle sue iniziative in ambito digital transformation attraverso la definizione di indicatori specifici di performance per ogni ambito delle sue operazioni, e allineando sempre misurazione e pianificazione al più ampio piano strategico adottato per perseguire la propria mission di decarbonizzazione“. Una mission che il Gruppo persegue con forza, come testimonia il protocollo d’intesa sottoscritto il 10 dicembre scorso dall’Amministratore Delegato Claudio Descalzi e dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa per la riqualificazione ambientale del sito di Gela: “Per Eni il digitale è la leva per lo sviluppo sostenibile, per accelerare la crescita economica, favorire l’accesso all’energia e il rispetto dell’ambiente. È anche attraverso il digitale che Eni punta ad essere carbon neutral nel lungo termine e ad avere un impatto sempre più positivo per la società. L’adozione di soluzioni digitali innovative apporta un contributo decisivo alla visione di Eni per l’economia circolare, ad esempio tramite programmi di gestione della supply chain sostenibile, nell’ambito della bio-raffinazione, o anche in ambito retail, grazie alla diffusione di applicazioni mobili sia all’interno dell’azienda che presso i clienti“. Persone, ambiente, economia circolare: per Luigi Lusuriello la digitalizzazione va di pari passo con l’attenzione riservata ai temi di particolare rilievo sociale. E le soluzioni digitali ad oggi sono uno strumento indispensabile per le aziende che vogliono operare in tal senso: “Uno dei nostri principali progetti è quello della Lighthouse, un impianto completamente digitalizzato dove da un unico sistema di controllo, l’Integrated Operation Center (IOC), si ha accesso in tempo reale a tutte le informazioni dei processi principali del sito, si ricevono alert su potenziali eventi rilevanti e indicazioni operative che si generano dalle soluzioni digitali adottate allo specifico sito“. Lighthouse è un esempio del Piano 2020-2023 di Eni: una “agenda digitale” di undici gruppi di iniziative in ambiti diversi, come quello delle geoscienze, delle analisi avanzate dei giacimenti o del training simulativo, che, attraverso uno sforzo di change management, utilizzerà le nuove tecnologie come strumenti per aumentare qualità ed efficienza delle persone e “non per sostituire la loro capacità ed esperienza“.
Eni, Luigi Lusuriello spiega la trasformazione digitale del Gruppo
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