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Europa: l’intervento di Terna per mettere in sicurezza il sistema elettrico

Lo scorso 8 gennaio un calo di frequenza (circa 250 mHz), rilevato intorno alle 14:05, ha letteralmente diviso in due la rete elettrica europea coinvolgendo i sistemi di trasmissione di tutti i Paesi dell’Europa continentale. La rete elettrica italiana gestita da Terna ha prontamente reagito, garantendo in tempi rapidi il progressivo ripristino in sicurezza del servizio e la continuità della fornitura senza alcuna conseguenza per gli utenti. Un modello di prestazione, tempestività ed efficacia a livello internazionale: Terna ha infatti immediatamente attivato il primo livello di protezione del sistema staccando dalla rete circa 400 MW di consumi di clienti industriali cosiddetti interrompibili permettendo, in sinergia con le altre iniziative dei gestori di rete europei, di riequilibrare la frequenza elettrica continentale e di evitare possibili disalimentazioni e interruzioni di elettricità diffuse.
Il guasto, dovuto a una serie di ‘aperture’ di linee nell’area balcanica, ha separato per circa un’ora la regione Sud Est da quella Centro Ovest, solitamente interconnesse in maniera sincrona: per ridurre questa deviazione di frequenza e garantire la stabilità dell’intero sistema elettrico il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha quindi dovuto attivare il meccanismo di interrompibilità per 400 MW, il quantitativo sufficiente per arrestare la variazione immediatamente dopo il distacco (in Francia, invece, sono stati circa 1200 MW gli interrompibili attivati dal gestore Rte). La rete elettrica europea è tornata alla normalità in circa un’ora.
Fondamentale per la gestione in sicurezza del sistema elettrico italiano, il servizio dell’interrompibilità è prestato da clienti, prevalentemente utenze industriali grandi consumatrici di energia dei settori dell’acciaio, carta, ceramica, cemento, chimica e altri, che si rendono disponibili al distacco istantaneo dalla fornitura di energia dalla rete in caso di situazioni che potrebbero mettere a rischio la sicurezza del sistema elettrico (fuori servizio improvvisi di linee o disconnessioni di grandi centrali di produzione) come quella che si è verificata lo scorso 8 gennaio. Non a caso Terna ogni anno predispone un Piano di Sicurezza della rete elettrica italiana con le attività previste per mantenere gli elevati standard di sicurezza del sistema elettrico italiano, tra cui interventi per la stabilità della rete, azioni innovative per aumentare la resilienza e i sistemi di difesa. Su questo fronte nel Piano Industriale 2021-2025 presentato lo scorso novembre dall’AD e DG Stefano Donnarumma sono stati pianificati investimenti per 1,2 miliardi di euro, principalmente nell’ottica di sostenere gli interventi necessari alla regolazione della tensione e alla stabilità dinamica del sistema elettrico, quali, ad esempio, l’installazione dei compensatori sincroni nei punti più critici della rete. Sono inoltre state previste tutte le azioni necessarie per fronteggiare i rischi connessi al verificarsi di eventi climatici sempre più estremi, la cui frequenza si è intensificata negli ultimi anni a seguito dei cambiamenti climatici, attraverso investimenti mirati e soluzioni innovative, capaci pure di incidere positivamente sull’aumento della resilienza del sistema elettrico.

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