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F2i SGR: il Terzo Fondo raccoglie oltre 3,1 miliardi di euro al primo closing

Si chiude con circa 3.140 milioni di euro raccolti il primo closing del Terzo Fondo F2i. Ma per inizio 2018 si prevede di arrivare a 3.300 milioni, il valore massimo previsto dal Regolamento. Nell’esprimere la propria soddisfazione, l’Amministratore Delegato di F2i SGR Renato Ravanelli ha sottolineato come il progetto, definito “molto ambizioso“, sia stato studiato e realizzato con successo: “L’obiettivo era di raccogliere nuovi capitali per continuare a sviluppare, in Italia e all’estero, l’importante dotazione infrastrutturale costruita sino ad oggi dal Primo Fondo F2i che ha utilizzato tutte le dotazioni finanziarie a disposizione“.
Tramite fusione, nel Terzo Fondo di F2i SGR confluiscono infatti le dotazioni patrimoniali del Primo: si tratta di un patrimonio di grande rilievo nel settore aeroportuale, delle energie rinnovabili solari, delle reti gas e del ciclo idrico integrato. Tra gli investitori italiani si annoverano Fondazioni Bancarie, Casse di Previdenza, Assicurazioni e Istituzioni finanziarie. Le risorse reinvestite nel Terzo Fondo da realtà italiane e internazionali già presenti nel Primo Fondo ammontano a circa 1.740 milioni di euro. I restanti 1.400 milioni provengono dall’estero, in particolare da fondi pensione, fondi sovrani, Asset Manager e assicurazioni.
Oltre al Primo Fondo F2i, il cui valore in dieci anni di attività è cresciuto dell’83% rispetto al capitale complessivamente richiamato ai soci (da 1.823 milioni ai 3.340 milioni attuali), la società guidata da Renato Ravanelli ha istituito nel 2012 il Secondo Fondo F2i, la cui raccolta si era chiusa nel giugno 2015 con una dotazione finanziaria superiore a 1.240 milioni di euro.
F2i SGR ha fissato per il 2030 la scadenza massima del Terzo Fondo.

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