Per l’AD Gian Maria Mossa il 2023 è l’anno del decennale. Nel 2013 infatti entrò in Banca Generali: da allora a connotare la crescita dell’Istituto sono stati l’impegno sostenibile, la propensione all’innovazione digitale e al Fintech, la valorizzazione di talenti e professionalità del private banking. “Siamo riusciti a posizionare Banca Generali sul podio dei gruppi con le maggiori masse gestite nel private banking, e questo è un risultato importante, insperabile all’inizio del mio percorso nel gruppo, ma che ha portato grande soddisfazione”, ha sottolineato in merito l’AD Gian Maria Mossa in un’intervista pubblicata lo scorso 11 aprile su “L’Economia”, l’inserto del “Corriere della Sera”.
Di questi dieci “negli ultimi tre anni è successo di tutto, e dopo il Covid abbiamo avuto a che fare con una politica monetaria molto espansiva”: una “situazione senza precedenti”, come l’ha definita l’AD, che “ha complicato alle Banche Centrali il perseguimento degli obiettivi di stabilità dei prezzi e di stabilità finanziaria”. Gian Maria Mossa però ha evidenziato anche come “stiano dimostrando una grande intelligenza, pronte anche a tornare sui propri passi quando vedono il pericolo di uno scoppio di eventuali bolle”.
Impossibile però non pensare all’inflazione che incalza: “Per i risparmiatori la priorità è proteggersi. Oggi la propensione a prendersi dei rischi è al minimo, per cui la cosa più semplice è offrire cedole, con titoli governativi o soluzioni obbligazionarie”. I patrimoni sono “il motore di crescita del Paese”: mai come oggi quindi senso di responsabilità e preparazione sono fondamentali per quanti ambiscono a lavorare nel private banking.
“La differenza nel nostro settore la fanno i professionisti con cui si lavora, e sono davvero onorato di guidare un team così capace”, ha rimarcato infatti Gian Maria Mossa. E sul talento e la professionalità dei consulenti di cui si avvale, Banca Generali è intenzionata a investire sempre più anche nei prossimi anni: “Guardando avanti, vorrei riuscire ad amplificare la portata della figura del consulente finanziario in Italia, soprattutto attraendo i nuovi talenti e centrando gli obiettivi del nostro piano industriale”.
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