L’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris è intervenuto all’evento conclusivo organizzato in occasione dell’arrivo del Treno della Memoria all’ultima tappa del suo viaggio.
Partito da Trieste, il Treno ha transitato in 730 stazioni e ha sostato in 17 di queste, ripercorrendo lo stesso tragitto compiuto 101 anni fa per il convoglio che trasportò la salma di un milite ignoto, scelto da una madre rimasta senza figlio, fino a Roma, come simbolo di tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale. La cerimonia conclusiva, che si è tenuta a Roma Termini, ha visto la presenza, oltre che dell’AD del Gruppo FS, anche di alcuni Ministri, del Capo di Stato Maggiore della Difesa e di tanti rappresentanti dell’Esercito, delle istituzioni e della società civile.
Nel suo intervento, Luigi Ferraris si è detto “orgoglioso di rappresentare il Gruppo FS Italiane all’arrivo del Treno della Memoria”, sottolineando inoltre come la storia del Paese e la storia delle Ferrovie abbiano contribuito insieme all’unità nazionale. “È bello pensare che oggi come ieri, lungo il tragitto di questo treno, c’erano e ci sono delle persone che hanno applaudito al passaggio di questa salma; di questo soldato che ha sacrificato la propria vita sull’altare di valori più nobili e che ha contribuito alla libertà e all’indipendenza di questo Paese”, ha affermato. Per il Gruppo FS, ha infine concluso, l’evento è servito a celebrare “quanto le persone che ne hanno fatto parte e ne fanno parte abbiano contribuito alla realizzazione di questo Paese”.
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