Si continua a discutere sull’ampiezza della crisi economica mondiale e soprattutto su come affrontarla. Temi che entrano nelle analisi e nelle strategie delle multinazionali più grandi del pianeta. Sentiamo Loris Gai.
Quella di oggi è una crisi diversa da tutte le precedenti. Il baricentro economico mondiale non è più solo quello degli Stati Uniti, infatti guardiamo all’Asia soprattutto a India e Cina. Uno scenario tutto nuovo, dove anche l’Europa, dicono i protagonisti dell’economia mondiale, copre un ruolo diverso.
G.R.: “L’Europa patisce meno quelli che sono gli effetti della crisi americana, che è una crisi quasi esclusivamente finanziaria, e il motivo è che il consumatore europeo è meno levereggiato del consumatore americano in quello che sono le sue spese correnti per l’affitto della casa, per l’uso dell’automobile e tutta quanta la sua spesa famigliare. Per cui l’Europa deve affrettarsi per approfittare di quelli che sono i fondamentali dell’economia dove c’è il mercato e dove c’è domanda dei prodotti in cui l’Europa eccelle.”
In Italia il governo è caduto, siamo in clima preelettorale. Una difficoltà in più?
G.R.: “Sì, il problema è che oggi il mondo sta concorrendo per attirare i capitali. I capitali vanno dove ci sono delle strategie a medio-lungo termine e che sono garantite da delle certezze regolatorie. Quindi sicuramente in tutti i Paesi quando c’è una discontinuità in questa capacità di programmazione a lungo termine non è un bene.”
FONTE: TG1 Economia
AUTORE: Loris Gai
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