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Investment & Finance: l’analisi di Pompeo Pontone sugli strumenti di politica monetaria della Fed

Professionista nei settori Investment Management e Capital Markets, Pompeo Pontone ha recentemente pubblicato un articolo di approfondimento in cui analizza i moderni strumenti di politica monetaria adottati dalla Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti. L’analisi dell’esperto si focalizza in particolare sul tema dei sistemi di riserva: a differenza del passato, la Federal Reserve attua la propria politica monetaria operando con riserve ampie e ponendo l’interesse corrisposto sulle riserve (il cosiddetto IOR), alla base dei propri strumenti di politica monetaria. Come emerge nell’articolo, ciò rappresenta una netta differenza rispetto al decennio precedente: prima della crisi finanziaria del 2007-2009, infatti, la banca centrale degli Stati Uniti operava per mezzo di riserve limitate e incentrava le proprie azioni di politica monetaria facendo affidamento su operazioni di mercato aperto.


Ma com’è cambiata dunque la politica monetaria della Fed nel corso degli anni e quali sono gli strumenti utilizzati per il raggiungimento degli obiettivi? Prima di fornire risposta a tali quesiti, il focus del professionista ricorda appunto quali sono i due target verso cui la banca centrale statunitense è indirizzata: il primo, quella rappresentato dalla promozione della piena occupazione, e il secondo, la stabilità dei prezzi. Tali obiettivi, ricorda Pompeo Pontone, definiscono le scelte della politica monetaria USA e derivano dal mandato che la Federal Reserve riceve dal Congresso degli Stati Uniti. L’articolo prosegue prendendo in esame il tema del sistema di riserva di tipo “ampio” e delinea i quattro strumenti impiegati dalla Fed per il raggiungimento dei propri obiettivi. Il primo, si legge nell’articolo, è quello rappresentato dal tasso di sconto, ovvero il tasso di interesse applicato dalle reserve banks alle banche commerciali per i prestiti a breve termine.

Gli obblighi di riserva, invece, si configurano come il secondo strumento a disposizione della Federal Reserve: come illustrato dall’esperto di Investment Management e Capital Markets, gli obblighi di riserva sono costituiti dalla porzione dei depositi che le banche devono detenere in contanti o presso una reserve bank. Ulteriore strumento è quello delle operazioni di mercato aperto, cioè le operazioni di acquisto e vendita di titoli di Stato USA. L’analisi di Pompeo Pontone illustra infine il quarto strumento di politica monetaria statunitense, quello rappresentato dall’interesse sulle riserve corrisposto sull’eccedenza detenuta presso le reserve banks. Si tratta, spiega l’esperto, di quattro strumenti decisivi poiché influenzano l’ammontare dei fondi presenti nel sistema bancario.

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