Terna è stata riconosciuta “Best practice & performer” per efficienza ed efficacia nel processo di programmazione e gestione degli impianti infrastrutturali: è quanto emerge dalla valutazione ITAMS 2020 (International Transmission Asset Management Study) condotta dalla società di consulenza UMS Group Europe. Il riconoscimento ha preso in analisi alcuni dei principali gestori di rete elettrica su scala globale, provenienti da Europa, Asia e Medioriente.
In particolare, la valutazione di UMS Group Europe ha riconosciuto a Terna le eccellenti performance registrate nella capacità di pianificazione ed esecuzione degli interventi di sviluppo, rinnovo e manutenzione della rete elettrica nazionale. Eccellenti anche la qualità del servizio, la definizione delle policy per la gestione del ciclo di vita degli asset e il forte impegno nei confronti dell’evoluzione dei sistemi informativi digitali. Ulteriori elementi di forza hanno premiato l’introduzione e l’utilizzo di strumenti quali advanced analytics e intelligenza artificiale per la manutenzione predittiva delle infrastrutture, oltre che il livello raggiunto dal Gruppo in materia di competenze tecniche e livello di specializzazione delle risorse.
Conforme alle linee guida internazionali e allo standard ISO 55001:2014 sulla gestione dei beni all’interno di un’organizzazione, ITAMS ha inoltre premiato Terna quale operatore di rete con maggior consistenza di asset gestiti, assegnando il punteggio complessivo più elevato tra le aziende valutate. In aggiunta, le performance sull’asset management sono risultate superiori alla media in tutte le aree prese in esame.
L’attestazione di “Best practice & performer” rappresenta una conferma per il Gruppo guidato dall’AD e DG Stefano Donnarumma: già nel 2018 la società ha ottenuto, prima in Italia, la certificazione internazionale ISO 55001:2014 ‘Asset Management’ in relazione al proprio sistema di gestione degli asset tangibili, ovvero linee e stazioni elettriche. Il nuovo riconoscimento premia il costante impegno di Terna nel ruolo centrale di regista e abilitatore del sistema energetico italiano, nonché gestore di un’infrastruttura elettrica resa sempre più efficiente, sostenibile e tecnologicamente avanzata. Un ruolo confermato anche nel Piano Industriale 2021-2025, che prevede una crescita del 22% nel volume degli investimenti, con l’obiettivo di integrare fonti rinnovabili non programmabili e incrementare la sicurezza e la resilienza del sistema.
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