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L’editoriale di Auro Palomba sull’invecchiamento della popolazione

Potremmo avere la tentazione di percorrere una decrescita felice, ma non siamo così ottimisti. La realtà è che, anche se ne saremo infelici, il modello economico che abbiamo avuto la fortuna di vivere negli ultimi decenni è sepolto, probabilmente per sempre. Non è questa la sede per analizzare come sia stata possibile quest’età dell’oro, e a spese di chi, ma è indubbio che tutti noi ci dovremo abituare a un cambiamento radicale degli standard di vita. Anni fa questa newsletter si è occupata dell’esagerazione dei consumi. Attenzione, – ammonimmo – ci stiamo mangiando il salame messo via dai nostri genitori e dai nostri nonni con tanta fatica! Era una previsione facile e forse proprio per questo inascoltata. Ora che del salame rimane solo la pelle, noi tutti dobbiamo cominciare a capire come sostituirlo, e magari come pensare di tornare a fare risparmi per lasciarne un altro ai nostri eredi. La soluzione sembra banale, anche in questo caso, ma è unica: tornare a vivere con regole semplici, come non consumare più di quello che possiamo permetterci, e di non inseguire l’effimero a favore di quello che già possediamo .Se migliorare il proprio stile di vita è facile, fare la strada inversa può tuttavia essere problematico: una parte non marginale degli italiani oggi deve fare i conti quotidianamente con il portafoglio, ma ve n’è un’altra cui va spiegato che la vacanza alle Maldive non è un diritto acquisito dalla Costituzione, come è sembrato per un ventennio, e ciò comporta un cambiamento epocale della capacità di trasmettere valori positivi. Ce la faremo? La prima battaglia da combattere è dunque proprio questa, e si chiama educa-zione civica. Qualità in cui lo “spread” con gli altri paesi dell’Unione europea, in particolare quelli nordici, è maggiore e forse più importante di quello finanziario.

Auro Palomba

Fonte: Fondazione Nord Est
Autore: Auro Palomba

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