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Luigi Ferraris: Enel più forte della crisi

Enel compie cinquant’anni e si conferma un’azienda solida, capace di rinnovarsi e affrontare le nuove sfide. Grazie anche alla scelta di gestire un parco centrali diversificato

Enel compie 50 anni. È nata, infatti, nel 1962 con la nazionalizzazione dell’industria elettrica. I consumi elettrici riflettevano le differenze economiche tra le aree dell’Italia. Superiore al Nord e molto più ridotti nel Mezzogiorno, in Sicilia e Sardegna. L’Enel, il nuovo ente elettrico, fu chiamato a intervenire su questi squilibri e a soddisfare la richiesta di energia che nasceva dallo sviluppo legato la “miracolo economico”, un processo che il sistema elettrico sorto con l’Enel ha accompagno e favorito. Oggi Enel è la più grande azienda elettrica italiana e uno dei principali operatori mondiali nel settore della generazione, distribuzione e vendita di energia elettrica e opera in 40 Paesi. I numeri del gruppo continuano a essere più che soddisfacenti anche in un periodo di crisi come quello attuale. Ne parliamo con Luigi Ferraris, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo del Gruppo.

I preliminari relativi al 2011 danno risultati in crescita, in controtendenza rispetto a un panorama di crisi globale: a cosa è dovuto?

Ne 2011, su base preliminare, abbiamo conseguito ricavi per 79,5 miliardi di euro, in crescita dell’8,3% rispetto al 2010, e un margine operativo lordo di 17,7 miliardi di euro, anche questo dato in crescita e in linea con quanto annunciato lo scorso anno al mercato. Oggi Enel è un’azienda solida, capace di rinnovarsi e affrontare e superare con successo ogni tipo di congiuntura. I nostri risultati confermano la forza della diversificazione geografica e tecnologica del gruppo. Enel, infatti, gestisce un parco centrali molto diversificato tra idroelettrico, termoelettrico, nucleare, geotermico, eolico e altre fonti rinnovabili. La crescita economica di America Latina, Russia ed Europa dell’Est, nonché delle fonti rinnovabili su scala mondiale, ha controbilanciato la debolezza del ciclo economico nell’area euro e ha portato a numeri più che soddisfacenti in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo. Tutto ciò unito a una solidità patrimoniale e a una stabilità finanziaria: sempre su base preliminare il nostro debito consolidato a fine 2011 è di 44,6 miliardi di euro, in linea con gli obiettivi di riduzione che abbiamo annunciato al mercato.

Direttore Luigi Ferraris, da qualche giorno è partita l’offerta di un bond destinato ai piccoli risparmiatori. In un mercato difficile come quello di oggi, quali vantaggi offrite?

Le obbligazioni di Enel che proponiamo hanno caratteristiche chiare, con rendimenti facili da calcolare e danno l’opportunità di investire in un’azienda solida e affidabile. È un’operazione da 1,5 miliardi di euro, estendibile a 3, con un’offerta partita il 6 febbraio e che andrà avanti fino al 24 (salvo chiusura anticipata). Le obbligazioni saranno a tasso fisso e/o variabile con scadenza a 6 anni e con un lotto minimo di 2mila euro. I termini e le condizioni di offerta sono riportati nel prospetto informativo, messo a disposizione del pubblico presso Enel, Borsa Italiana, i collocatori e sul sito Internet della società.
FONTE: Famiglia Cristiana

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