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Luigi Ferraris: l’AD di Terna intervistato dal Corriere della Sera

Transizione energetica, sicurezza ed efficienza delle reti elettriche e innovazione sono alcuni dei principali temi affrontati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Luigi Ferraris, in un’intervista realizzata da Francesca Basso per il Corriere della Sera.

Secondo il vertice di Terna, risulta fondamentale completare il mercato unico europeo, puntando alla completa decarbonizzazione, indicata da Luigi Ferraris come “possibile e necessaria”. “La transizione energetica spinta dallo sviluppo delle rinnovabili è già in corso. E le reti elettriche giocano un ruolo centrale. Ad ogni euro investito nello sviluppo delle rinnovabili dovrà corrispondere un euro investito per rendere le reti elettriche più sicure ed efficienti“, ha dichiarato l’AD di Terna, facendo riferimento a un calcolo dell’Agenzia internazionale dell’energia, la quale ha previsto per il settore energetico investimenti complessivi, prevalentemente legati alla generazione di energia da fonti rinnovabili e alle infrastrutture di rete, per oltre 6 miliardi di dollari nel periodo che va dal 2017 al 2025.

Dal canto suo, il Gruppo guidato da Luigi Ferraris ha previsto, per i prossimi 10 anni, investimenti sulla rete elettrica italiana per circa 12 miliardi di euro, puntando sull’integrazione delle fonti rinnovabili attraverso il potenziamento della rete nazionale e delle interconnessioni con l’estero. Le interconnessioni, in particolare, ricoprono secondo Ferraris un ruolo cruciale e il nostro Paese potrebbe avere gradualmente un ruolo di hub naturale nel bacino del Mediterraneo.

L’Italia ha raggiunto quasi un 9% di capacità di interconnessione, a fronte di un obiettivo a livello europeo del 15% da qui al 2030, con “una delle frontiere elettriche più robuste del continente“, grazie a 25 linee che ci collegano ai paesi limitrofi. Il vertice di Terna ha ricordato che poter contare su maggiori interconnessioni significa disporre di una rete nazionale più sicura e resiliente, quindi maggiormente in grado di far fronte alle emergenze. A ciò si aggiunge una maggiore indipendenza energetica, con un migliore decongestionamento e un’accresciuta condivisione sulla rete della sempre maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili che “sta portando a una differente distribuzione della capacità di generazione sul nostro territorio rispetto a qualche anno fa“.

Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio boom delle energie rinnovabili al Sud Italia. Tuttavia, il collegamento con il Nord Italia avviene ancora attraverso dorsali che risultano deboli. Da qui la necessità di una rete più capillare, come delineato da Terna nel proprio piano di investimenti.

Un ulteriore aspetto evidenziato da Luigi Ferraris nella realizzazione delle opere è legato alla sostenibilità nel rapporto con il territorio. “È necessario progettare le nuove opere con un approccio proattivo di condivisione e ascolto dei territori. L’obiettivo è avere la massima sicurezza, il minimo impatto ambientale possibile e una riduzione dei costi per il sistema“, ha dichiarato l’AD di Terna al Corriere della Sera.

Tra gli investimenti di Terna, infine, vanno ricordati i circa 600 milioni che il Gruppo guidato da Ferraris investirà in innovazione e digitalizzazione, per accompagnare l’ulteriore crescita delle energie rinnovabili.

Per maggiori informazioni:
https://www.corriere.it/economia/18_agosto_04/investiremo-12-miliardi-rete-italia-hub-elettrico-mediterraneo-4dff8e08-9821-11e8-ae28-97e0df16be12.shtml

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