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Luigi Ferraris, Terna: elettrodotto Italia-Montenegro, la collaborazione centrale nel progetto

Nessun Paese può essere considerato un’isola energetica“: intervenendo lo scorso 15 novembre a Cepagatti, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’elettrodotto Italia-Montenegro, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris ha richiamato il valore della cooperazione oggi, alla luce delle grandi sfide a cui è chiamato a rispondere il settore energetico. “La crescita demografica e lo sviluppo economico mondiale pongono un tema di sostenibilità complessiva del pianeta” ha spiegato l’AD e DG di Terna, evidenziando come Paesi, aziende e istituzioni debbano collaborare “nell’ottica di definire strategie ed implementare progetti incentrati sugli obiettivi di decarbonizzazione, efficienza energetica e sicurezza, nonché su ricerca, innovazione e competitività dei sistemi energetici“.
Nel raggiungimento di questi obiettivi, settore e infrastrutture elettriche rivestono un ruolo centrale, come ribadito da Luigi Ferraris. Un’idea intorno a cui si è sviluppato il progetto dell’elettrodotto Italia-Montenegro, il primo “ponte elettrico” a unire l’Europa con i Balcani, nonché il più lungo collegamento sottomarino in alta tensione realizzato da Terna. Qualificato a livello europeo come “Progetto di Comune Interesse”, entrerà in esercizio entro fine anno. Secondo l’AD e DG costituisce “il volano di sviluppo per una serie di opportunità relative alla sicurezza di esercizio dei sistemi energetici interconnessi e gestione dei flussi sulla rete elettrica, nonché per un mercato elettrico integrato sempre più sicuro, efficiente e sostenibile“.
L’interconnessione Italia-Montenegro si estende per 445 km dalla stazione elettrica di Cepagatti, in provincia di Pescara, a Lastva, nel comune di Kotor. In parte sottomarino e in parte interrato: sotto le acque dell’Adriatico, a una profondità massima di 1.215 metri, sono stati posati cavi per un tratto lungo 423 km, mentre altri 22 sono stati interrati (16 in Italia e 6 in Montenegro). “La gestione ottimale delle risorse deve essere coordinata e sinergica fra i vari Paesi, specialmente fra quelli limitrofi. In dettaglio, sul versante italiano il nuovo collegamento si inserisce sul nodo 380kV di Villanova, all’interno della zona di mercato Centro-Sud, contribuendo in tal modo all’integrazione del mercato elettrico italiano con quello dei Balcani” ha continuato Luigi Ferraris, precisando come l’elettrodotto, oltre a incrementare la flessibilità di esercizio, incentivi “l’ulteriore sviluppo e l’integrazione della produzione da fonti rinnovabili riducendo, attraverso l’esportazione di energia verso il Montenegro e l’area balcanica, i rischi di over generation nei momenti in cui il sistema italiano è in condizioni di ridotto fabbisogno ed elevata produzione da fonti rinnovabili“.

Per maggiori informazioni:
https://www.adnkronos.com/soldi/economia/2019/11/15/ferraris-nessun-paese-una-isola-energetica_WGz898PIfa0XQ3oLJ20v4K.html

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