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Maggiori incentivi alle imprese e promozione dell’occupazione femminile. Giampiero Catone: “Ridare dignità al lavoro”

Oggi più che mai è fondamentale ridare dignità a coloro che hanno perso il lavoro e devono ritrovarlo, in particolare alle donne che rappresentano un motore di crescita nel nostro Paese, ma che incontrano difficoltà nel trovare un’occupazione soddisfacente. Allo stesso tempo, le imprese che assumono si caricano di responsabilità e incertezze, e pertanto meritano incentivi e sostegno. Giampiero Catone approfondisce la tematica nel suo editoriale “Favorire l’occupazione femminile. Premiare le imprese che assumono”, pubblicato su “La Discussione”.

Un “tesoretto” di tre miliardi e mezzo verrà utilizzato per rafforzare le buste paga dei lavoratori. Inoltre, è prevista una riduzione della tassazione grazie all’attesa manovra di taglio del cuneo fiscale. Il Governo darà il via libera a un piano di assunzioni che coinvolgerà ben 70.000 giovani, con incentivi fiscali per le imprese, al fine di ridurre il numero dei 3 milioni di giovani che non lavorano e non studiano. Si tratta di passi avanti significativi, ma è necessario fare di più.

L’occupazione femminile è un tema che richiede particolare attenzione. Secondo quanto riportato dalla Confcommercio, il tasso di occupazione delle donne in Italia è del 43,6%, contro una media europea del 54,1%. Tale divario significativo deve essere colmato per due importanti motivi, spiega Giampiero Catone. In primo luogo, il lavoro femminile è caratterizzato da una costanza, concentrazione e determinazione superiori rispetto a quello maschile, che invece gode di maggiori vantaggi sul piano economico e di carriera. In secondo luogo, se il tasso di disoccupazione femminile in Italia, attualmente all’11%, raggiungesse il valore europeo del 7%, ci sarebbe un totale di 433.000 donne in più occupate. Un maggior coinvolgimento delle donne in tutti i settori lavorativi rappresenterebbe pertanto una garanzia di crescita e stabilità per il nostro Paese.

Un altro tema che merita particolare attenzione è quello dei lavoratori che hanno superato i 50 anni e che si trovano senza occupazione. Dopo la fine del blocco dei licenziamenti, migliaia di lavoratori si trovano nell’incertezza tra la cassa integrazione e la fine degli aiuti statali: è importante riflettere su questo aspetto, ricorda Giampiero Catone, poiché coinvolge la dignità delle persone e dei lavoratori.

Ma com’è cambiata la struttura produttiva dell’Italia? Il settore terziario è diventato il traino dell’economia nazionale. Secondo il rapporto “Terziario e lavoro” dell’Ufficio Studi della Confcommercio, tra il 2020 e il 2022 il 76,4% delle nuove occupazioni è avvenuto nel settore dei servizi e nelle specializzazioni professionali. A giugno 2022, su oltre 17 milioni di occupati regolari, più di 11 milioni erano attivi nel terziario di mercato, pari al 64,5% del totale.

Lavoro e imprese hanno bisogno di un sistema premiante che dia sostegni a chi assume, che incentivi quelle aziende che contrastano il divario di genere alzando le retribuzioni e che sappiano offrire nuove opportunità di vita e di carriera”, conclude Giampiero Catone.

Per maggiori informazioni:

https://ladiscussione.com/240790/politica/favorire-loccupazione-femminile-premiare-le-imprese-che-assumono/

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