Marco Durante potenzia LaPresse con Aure (Agency World Economy)
Per mesi ha studiato la pratica Radiocor – l’agenzia di stampa di proprietà del Sole 24 Ore – con l’intenzione di comprarla. Non c’è riuscito, e allora se ne è fatta una tutta sua, un’agenzia economica, l’Awe (Agency World Economy), operativa da luglio, che rende ancora più ricca l’offerta di LaPresse. “Abbiamo depositato il marchio e la testata”, racconta Marco Durante, l’imprenditore torinese l’imprenditore torinese proprietario e presidente dell’agenzia, che sta trasformando in un sistema ben più complesso di quello di una semplice società di fornitura di contenuti testuali, fotografici e video. La decisione di entrare nel settore dell’economia e della finanza si basa sulla convinzione che oggi “sono principalmente questi temi a interessare le aziende, grande bacino della nostra clientela, dove possiamo contare, ad esempio, rapporti con Intesa, UniCredit, Fca, e tutti i maggiori gruppi. E un buon servizio informativo economico finanziario può essere remunerativo”, spiega Marco Durante, sottolineando come “nessuno oggi è disposto a pagare un centesimo in più per l’abbonamento al notiziario tradizionale testuale e per il fotografico, perciò siamo obbligati a trovare nuovi ambiti per far crescere il fatturato”.
Marco Durante ha deciso di lanciare Awe anche se sta ancora cercando il direttore (il suo candidato ideale sarebbe Fabio Tamburini, vice direttore dell’Ansa per l’economico, un obiettivo però irraggiungibile perché Tamburini viene dato tra i possibili candidati alla direzione del Sole 24 Ore). Intanto ha avviato un periodo di rodaggio distribuendo il nuovo servizio economico insieme a quelli di LaPresse, gratuitamente fino al 31 dicembre. In redazione prevede una dozzina di giornalisti specializzati in economia, tutti quelli reclutabili all’interno delle redazioni dell’agenzia e altri da individuare sul mercato: “Gente molto, molto competente e specializzata”, dice. In attesa di trovare il direttore giusto (ha già un elenco di nomi su cui chiede referenze), firma Awe come direttore responsabile Vittorio Oreggia, che dal febbraio del 2017 è a capo dell’agenzia.
LaPresse, prima agenzia multimediale italiana “a guida imprenditoriale”, come scritto nella presentazione, è basata su tre pilastri produttivi (fotografico, testuale, video) fornendo fotografie, video-news, notizie e non solo. Tra i clienti dell’agenzia c’è gran parte del sistema informativo italiano, tra cui molti quotidiani come II Mattino, Il Giornale, Libero, La Nazione, Leggo, Il Gazzettino.
L’archivio conta quasi 30mila reportage fotografici ed è utilizzato da Rai, Mediaset e La7. LaPresse produce anche tre edizioni di tg per il canale Nove (Discovery), 5 edizioni di tg per il circuito di emittenti locali Cnr e 30 giornali radio (sempre per Cnr) con edizioni dedicate per Radionorba e LatteMiele. Nella nuova sede di Milano in via Aprica arrivano immagini da tutta Italia, realizzate da una squadra di fotografi e videomaker coordinati tra loro. E per quanto riguarda l’estero, LaPresse ha firmato accordi di partnership con le maggiori agenzie internazionali. Tra i suoi grandi clienti può vantare il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport con i quali ha stipulato un importante accordo da quando sono passati sotto la gestione di Urbano Cairo. A promuovere la collaborazione, che non finisce di crescere, è Giuseppe Ferrauto, direttore generale della Cairo Editore, braccio destro di Cairo per le politiche organizzative e del lavoro e anche nel Cda del Torino Calcio. E non a caso. Infatti LaPresse, dopo aver chiuso il lunghissimo rapporto di collaborazione con la Juventus, ha firmato un’esclusiva per le attività fotogiornalistiche con la squadra di Cairo, e accordi simili con il Milan Ac (nella sede milanese di LaPresse ci sono gli studi di Milan Tv) e con la Roma.
Il fatto che Cairo abbia deciso di non avere nessun rappresentante all’interno del consiglio di amministrazione dell’Ansa è stato interpretato come segno visibilissimo del credito che l’editore del Corriere dà all’azienda di Marco Durante. Con una telefonata durata il tempo di un viaggio tra Milano e Torino, Cairo e Durante hanno chiuso i preliminari per l’accordo su YouReporter, una piattaforma di contenuti video e fotografici, marchio riconosciuto nel circuito del Citizen journalism, nata nel 2008 e comprata per due milioni e mezzo di euro nel 2014 da Rcs MediaGroup, che però non è mai riuscita a far decollare l’investimento sia in termini di visibilità del prodotto sia in termini di ricavi. Durante ha convinto Cairo a condividere l’impresa affidandone la gestione e lo sviluppo a LaPresse. “A Cairo ho detto: tu mi dai una Ferrari, ma senza le ruote e la benzina. Va bene, ce le metto io, e ci dividiamo i guadagni. Questo il senso del nostro accordo”
FONTE: Prima Comunicazione
AUTORE: Alessandra Ravetta
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