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Moncler sopravvive al Covid-19 registrando cali dell’11%

Molte aziende di tutto il mondo hanno chiuso lo scorso anno con bilanci finali negativi, registrando tragiche perdite a causa della pandemia e della crisi economica. L’attuale situazione sanitaria, economica e sociale ha creato una grande incertezza anche per il 2021.

Alcune società sono però riuscite a “sopravvivere” ottenendo risultati tutto sommato positivi. Una di queste è Moncler S.p.A., storica azienda italiana di abbigliamento, che ha saputo limitare i danni causati dal Covid-19. Moncler ha ottenuto risultati migliori rispetto alle aspettative e infatti i ricavi relativi all’anno 2020 sono calati “soltanto” dell’11% (1.440,4 milioni di euro), tenendo conto che, secondo i dati, i cali medi dei fatturati dell’industria della moda si aggirano intorno al 20%. L’azienda ha visto un recupero nella seconda parte dell’anno e, di fatto, il fatturato del quarto trimestre ha raggiunto i 675,3 milioni di euro (+8% a tassi di cambio costanti, +7% a tassi di cambio correnti). L’utile netto del 2020 è arrivato a 300,4 milioni di euro, ovvero il 16% in meno e il consiglio di amministrazione della società ha intenzione di proporre un dividendo 2021 pari a 0,45 euro per azione, ovvero 113,7 milioni di euro.

“Il 2020 rimarrà impresso nella storia di tutti noi, e penso, ancor di più in quella di Moncler. Riassumere i tanti pensieri, le emozioni e le azioni di questi mesi potrebbe essere riduttivo, e io amo guardare avanti, al futuro. Ma penso sia importante soffermarsi sui momenti cruciali, quelli in cui si agisce con coraggio quando lo scenario diventa imprevedibile. È proprio questa la forza che ci ha guidati in questi mesi e, in particolare, nelle importanti ultime settimane del 2020”, ha dichiarato Remo Ruffini, proprietario e amministratore delegato di Moncler S.p.A.. “Trovarsi a novembre, dopo alcuni mesi di timidi entusiasmi e speranze, di nuovo nell’incertezza dei dati di contagio in aumento, dei lockdown, e dell’impossibilità di pianificare, ci ha spinto, ancora una volta, a mettere in campo una grande capacità di reazione, senza la quale oggi non commenteremmo dei risultati che ritengo eccezionali”, ha poi concluso.

Come ha fatto l’azienda italiana a registrare una ripresa del fatturato in un momento così difficile? Innanzitutto la crescita del business online ha giocato un ruolo fondamentale, inoltre la forte espansione del mercato cinese e la crescita di Giappone e Corea hanno contribuito al recupero economico di Moncler. In più, con l’accordo siglato tra l’azienda e la Sportswear Company S.p.A., società che detiene il marchio Stone Island, “il gruppo Moncler diventa più forte nel crescente segmento del nuovo lusso, che è comunità, esperienza, contaminazione”.

Ruffini ha commentato così la notizia della nuova collaborazione: “Gli ultimi mesi del 2020 rimarranno nella storia di Moncler anche perché, in un momento così difficile per l’Italia e per il mondo, abbiamo annunciato l’operazione con Stone Island. Un’unione che ho voluto e cercato, diventata possibile grazie alla visione condivisa di due imprenditori, Carlo Rivetti ed io, con gli stessi ideali, la stessa passione, il medesimo amore per le proprie aziende”.

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