È stato raggiunto “l’83% di avanzamento dei lavori dello scavo del Terzo Valico dei Giovi”, con l’obiettivo di “completarlo entro il 2025 per passare subito dopo alle fasi di preparazione, collaudo e attivazione”. Di questa e altre opere in Liguria si è parlato al convegno “Ports Of Genoa: il potenziamento in corso del trasporto ferroviario merci”, tenutosi il 3 aprile nel capoluogo ligure. Tra i relatori anche l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris.
L’evento ha fatto il punto sull’avanzamento degli interventi previsti nella regione, per i quali il Gruppo FS ha destinato “13,4 miliardi di investimenti ferroviari”, come osservato dall’AD nel suo intervento. Luigi Ferraris ha inoltre evidenziato l’importanza del potenziamento infrastrutturale del Terzo Valico dei Giovi in un’ottica di accrescimento della competitività dei porti genovesi, oltre che per migliorare la qualità della vita dei cittadini e del territorio.
La rilevanza della strategia per la Liguria è rispecchiata anche nei numeri del trasporto merci: “Nel Bacino di Genova e Prà nel 2022 abbiamo movimentato oltre 2,6 milioni di tonnellate di beni con 5.500 treni”, ha reso noto l’AD, specificando come questo corrisponda al 48,4% del totale dei treni movimentati nel bacino. In totale, il Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale “ha superato nel 2022 i 10.000 treni (+9,7% rispetto al 2021), su cui sono stati trasportati oltre 418.000 TEU, arrivando ad una percentuale del trasporto ferroviario sul totale del 16,6% (15,7% nel 2021)”.
Numeri che cresceranno in seguito agli interventi del Gruppo FS, ha sottolineato l’AD, anche grazie al potenziamento dello scalo di Campasso, “il vero e proprio retroporto di Genova per capacità, traffico e complessità di gestione”. In questo contesto è inserito il Terzo Valico dei Giovi, opera strategica dal punto di vista economico e infrastrutturale, a sua volta facente parte del quadro europeo che corrisponde al corridoio TEN-T Reno-Alpi: “Lungo circa 3.900 chilometri e, partendo dall’Italia, attraversa la Svizzera, tocca la Francia e prosegue su Germania, Olanda e Belgio. Connette cioè i porti di Genova ai mercati del centro e nord Europa”, ha evidenziato l’AD Luigi Ferraris.
Tale strategia manifesta l’impegno del Gruppo FS che, attraverso 13,4 miliardi di investimenti ferroviari in Liguria, contribuisce a un ulteriore sviluppo del territorio e fornisce nuova linfa al commercio e all’economia del Paese: gli interventi, infatti, renderanno ancora più attrattivi i porti di Genova rispetto a quelli del Mare del Nord, consentendo loro di “captare gran parte del traffico commerciale proveniente via mare dall’Estremo Oriente”, ha dichiarato in conclusione Luigi Ferraris.
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