Vale oltre 500 milioni di euro l’affare che Quercus, società di investimenti in rinnovabili basata a Londra, ha firmato con il Ministero dell’energia iraniana. Le parti hanno raggiunto un accordo per l’installazione di un impianto da 600 megawatt nell’Iran centrale – un impianto sufficientemente grande da competere con le principali centrali solari del mondo, come Usa, India e Cina.
L’obiettivo del Ministero dell’Energia è infatti quello di incontrare la crescente domanda di energia nel Paese, insieme alla necessità di ridurre le emissioni di carbonio e, di conseguenza, l’inquinamento atmosferico. Incoraggiato dal costo costantemente inferiore dei pannelli solari e delle turbine eoliche, questo enorme investimento dimostra l’apertura dell’Iran al nuovo business, creando una “enorme opportunità” per gli investitori di energia rinnovabile.
I piani governativi prevedono l’installazione di 5 gigawatt di capacità di energia rinnovabile entro il 2020, in particolare di centrali solari che possano sfruttare la costante disponibilità di sole sul territorio. Lo scopo è infatti di trasformare Teheran in un “centro di energia solare che serva la regione e oltre”, ha dichiarato Hamid Baeidinjad, ambasciatore dell’Iran nel Regno Unito.
Diego Biasi afferma che questo accordo rappresenterà un importante passo avanti per il Regno Unito, che si unirà finalmente ad altri Paesi nell’investire in Iran, un polo strategico all’interno dell’assetto globale.
Allo stesso modo, Quercus firma un accordo molto importante, il primo concluso fuori dall’Europa, area in cui invece la società ha già investito complessivamente più di 500 milioni di euro.
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