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Recovery Fund EU, come impiegare gli aiuti: il pensiero di Vito Gamberale su “Il Sole 24 Ore”

L’utilizzo delle risorse del Recovery Fund EU è uno dei temi su cui negli ultimi mesi si è maggiormente concentrata l’attenzione dell’opinione pubblica. In un editoriale pubblicato lo scorso 3 novembre su “Il Sole 24 Ore”, Vito Gamberale sottolinea come la visione dell’Esecutivo manchi di lungimiranza: “Un Governo più portato ad accontentare che a guardare lontano; che ciò che offre sembra più fruibile a parole che come funzionamento (vedi Immuni). Più portato a spendere e spandere che a centrare necessità e offrire soluzioni”. L’Europa, davanti alla prima ondata che la scorsa primavera colpì duramente l’Italia, ha fatto la sua parte facendo del nostro Paese il maggiore beneficiario (209 Mld€) del Recovery Fund EU.
L’Italia invece, come scrive Vito Gamberale, “al di là delle narrazioni continue e delle stucchevoli sceneggiate (Stati Generali, coinvolgimento di Regioni e Comuni, di rappresentanze imprenditoriali varie, dei Sindacati), non ha definito né i pilastri della progettualità attesa, né tanto meno le iniziative”.
In questo scenario contrassegnato da diverse criticità si è quindi arrivati oggi alla seconda ondata “che appare più virulenta della prima, per lo meno come numeri sintetici”. E, come nel caso della prima, nessun Paese europeo ne è immune: “Dai Paesi del Sud, ai Paesi Frugali, ai “Visegrad”. Tutti alle prese con indici ancora più allarmanti dei nostri”.
Un dramma che fa sorgere “necessità comuni in tutta Europa”: l’auspicio di Vito Gamberale è “che chiusure e aiuti fossero presi di comune accordo, in modo da gestire insieme questa ondata”. Un coordinamento più performante tra i maggiori Paesi europei su serrate, fasce orarie, attività da regolamentare, gestione della scuola e dei trasporti sarebbe stato necessario: “Avrebbe dato una disciplina omogenea, quindi anche più utile socialmente; avrebbe dato più forza ai singoli Stati ed all’Europa”.
E sul fronte degli aiuti, secondo Vito Gamberale non resta che sperare che l’Italia, già carente per quanto riguarda la preparazione dei progetti per il Recovery Fund, “non ne approfitti per usare quei soldi per continuare a fare ciò che ha fatto: pioggia di denaro, quasi sempre malamente improvvisata come destinazione e comunque ricadente, passivamente, sul Debito Pubblico”.

Per maggiori informazioni:
https://www.ilsole24ore.com/art/recovery-sussidio-lavoro-ecco-come-impiegare-aiuti-AD3Kxhz

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