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Reti idriche, Paolo Gallo (Italgas): “Entro l’autunno infrastruttura totalmente digitalizzata”

Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, in Italia le perdite idriche in distribuzione ammontano al 42% del volume di acqua immesso in rete. Dati che offrono un quadro desolante delle infrastrutture nazionali, spesso soggette a invecchiamento e deterioramento. Anche in questo caso il digitale può essere uno strumento per migliorare efficienza e qualità del servizio. È la linea seguita da Italgas, che ha avviato un processo di trasformazione digitale delle reti idriche attualmente in concessione. Un piano che, secondo l’Amministratore Delegato Paolo Gallo, verrà completato entro quest’anno: “Da qui all’autunno completeremo l’installazione dei contatori intelligenti e a quel punto avremo una rete idrica completamente digitalizzata grazie alla presenza di una tecnologia estremamente avanzata al punto d’ingresso, lungo il tracciato e presso i clienti finali”. Al momento sono 2mila i “water smart meter” già installati, che raggiungeranno quota 30mila, arrivando a coprire quindi la totalità dei clienti Italgas. Si tratta di contatori smart che, sfruttando la tecnologia NarrowbandIoT a ultrasuoni, permettono di risolvere una delle problematiche principali legate alle infrastrutture: “Spesso i misuratori si trovano in luoghi angusti dove la connettività è molto bassa – ha spiegato l’AD – così siamo andati subito su questo tipo di tecnologia che ha una facilità di trasmissione superiore anche in luoghi in cui una normale sim card non riesce a comunicare agevolmente”. Una svolta possibile grazie all’accordo di partnership avviato con la società israeliana TaKaDu, realtà leader nello sviluppo di sistemi digitali “Central Event Management” per reti idriche, già attiva in 13 Paesi. Contemporaneamente, come previsto dal Piano Strategico 2020-2026, Italgas sta già provvedendo ad applicare una diffusa sensoristica lungo le reti cittadine. L’operazione consentirà alla società di controllare in tempo reale il funzionamento delle infrastrutture e di intervenire rapidamente in caso di perdite. Un know-how che verrà condiviso con le realtà medio-piccole che si occupano della gestione delle reti: “Puntiamo a offrire un servizio integrato ‘chiavi in mano’ – ha annunciato Paolo Gallo – per questo costruiremo un centro di controllo con TaKaDu dedicato alle reti idriche da dove potremo gestire una molteplicità di infrastrutture anche di operatori diversi”.

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