“Questi risultati confermano la solida crescita dell’azienda e ci confortano sull’opportunità di valutare un miglioramento della dividend policy“: l’AD di Terna Luigi Ferraris non nasconde entusiasmo nel commentare a “Il Sole 24 Ore” i dati preliminari consolidati dell’esercizio 2017, approvati dal CdA lo scorso 22 febbraio. In aumento ricavi e margini, con EBITDA a 1,6 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2016 (1,54 miliardi di euro) grazie anche all’ampliamento del perimetro degli asset regolati remunerati: un effetto dell’integrazione della porzione di Rete di Trasmissione Nazionale acquisita a fine 2015 dal Gruppo FSI. I ricavi consolidati si attestano invece a 2,25 miliardi di euro circa: nel 2016 ammontavano intorno ai 2,1 miliardi di euro. Una performance su cui ha influito, oltre alla crescita del portafoglio di asset, anche il completamento degli investimenti programmati.
Come conferma Luigi Ferraris al quotidiano, il gruppo proseguirà anche in futuro in questa direzione, continuando a investire in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per accompagnare la transizione energetica in atto e favorire lo sviluppo e l’integrazione delle rinnovabili. In questo modo Terna potrà garantire una maggiore resilienza delle reti elettriche e la sicurezza del sistema.
Ma “avremo modo di illustrarlo in ogni dettaglio nel nostro piano strategico” precisa l’AD Luigi Ferraris. La presentazione del business plan 2018-2022 è già in calendario il prossimo 22 marzo. Un appuntamento a cui Terna arriverà forte dei risultati conseguiti nel 2017, nel corso del quale il gruppo ha anche aumentato gli investimenti totali: oltre 1 miliardo di euro a fronte dei circa 900 milioni registrati nel 2016. Inoltre, lo scorso anno la generazione di cassa particolarmente buona ha contribuito a far diminuire l’Indebitamento Finanziario Netto del gruppo, attestatosi intorno ai 7,8 miliardi di euro (200 milioni in meno rispetto alla fine del 2016).
Terna, risultati preliminari 2017: la soddisfazione dell’AD Luigi Ferraris
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