La rivoluzione DigiTIM è ufficialmente iniziata. Illustrando il piano triennale strategico 2018-2020, l’Amministratore Delegato Amos Genish ha messo le cose in chiaro: l’innovazione digitale è la strada da percorrere non solo per snellire l’organizzazione aziendale ma anche per valorizzare ulteriormente la customer experience. “Siamo sempre aperti a migliorare il modello business, del
resto l’obiettivo comune è quello di creare valore per clienti, dipendenti e azionisti” ha spiegato l’AD aggiungendo che “la leadership del gruppo si baserà sulla massima qualità garantita su tutti i fronti: prodotti, servizi, convergenza e infrastrutture“. Nelle intenzioni di Amos Genish “DigiTIM è un progetto in forte discontinuità rispetto al passato” che aiuterà il gruppo ad “affermarsi nella Gigabit Society“. La chiave è puntare sulla convergenza Fisso/Mobile, spingendo su UBB e contenuti, offrire servizi sempre più evoluti, sia consumer sia business, basati sulla migliore rete di telecomunicazioni e accelerare la generazione di cassa, anche grazie ad un’organizzazione interna più agile ed efficiente.
In questa prospettiva l’attenzione al cliente assume un ruolo particolarmente importante: “Oggi la relazione con i nostri clienti è limitata al canale che utilizziamo abitualmente. In futuro realizzeremo una architettura IT in grado di sviluppare un rapporto con il cliente basato su un approccio multicanale, semplice e convergente” ha affermato l’AD Amos Genish, sottolineando che “grazie a Big Data e advanced analytics conosceremo meglio e di più i nostri clienti“. Non a caso per il fronte Consumer “ci focalizzeremo su fibra e offerte convergenti fisso, mobile e contenuti” con target ben definiti: arrivare a oltre 5 milioni di clienti Fibra entro il 2020, portare la penetrazione LTE dall’attuale 76% a oltre il 95% e triplicare i clienti TIMVision. Sul fronte Business invece “ci aspettiamo che i ricavi da servizi ICT crescano a doppia cifra nei prossimi tre anni“: entro il 2020 quelli Cloud e ICT rappresenteranno il 25% dei ricavi totali del comparto a fronte di un incremento del 50% delle attività in questa direzione, mentre il numero dei clienti Fibra sarà triplicato.
Spazio anche alle controllate Inwit, Sparkle e TIM Brasil. Se per la prima si punta a rafforzare la leadership con più clienti, nuove torri e una infrastruttura di nuova generazione (5G), per Sparkle si prevedono investimenti in innovazione orientati a supportarne un’ulteriore espansione sui mercati internazionali. Aspettative alte anche per TIM Brasil: “Ci aspettiamo altri tre anni eccezionali, nel corso dei quali ci sposteremo sempre più dal prepagato all’abbonamento e TIM Brasil diventerà a tutti gli effetti un brand premium“.
Come ha rimarcato Amos Genish “l’attuazione del Piano sarà garantita da un Transformation Office che coinvolgerà tutte le aree di business” e sarà supportata anche dalle partnership avviate con i principali player tecnologici impegnati ad “accelerare la diffusione di 5G, Industry 4.0, Internet of Things, Artificial Intelligence, Robotica e Cybersecurity“. In ambito finanziario DigiTIM punta a una forte crescita dell’equity free cash flow consolidato nel triennio per un totale cumulato di circa 4,5 miliardi di euro e a una riduzione del rapporto debito netto/ebitda a circa 2,7, in costante diminuzione nel 2019 e nel 2020. “Penso saremo in grado di tornare al dividendo nell’arco dei prossimi tre anni” ha proseguito l’AD, precisando che “se raggiungeremo gli obiettivi lo prenderemo in considerazione ma non è stato né discusso né approvato dal CdA“.
Per maggiori informazioni:
https://www.corrierecomunicazioni.it/telco/genish-svela-il-piano-digitim-il-digitale-cuore-della-nuova-strategia-via-allo-scorporo-della-rete/
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