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Vittorio Massone commenta l’acquisizione da parte di Charles Schwab della rivale TD Ameritrade

Charles Schwab si appresta ad acquisire la società rivale TD Ameritrade attraverso un all-stock deal, per una operazione del valore di 26 miliardi di dollari. Secondo l’accordo, gli azionisti di Ameritrade riceveranno 1,0837 azioni Schwab per ogni azione ottenuta, si tratta di un premio del 17% rispetto al prezzo medio del titolo nei 30 giorni precedenti l’arrivo della notizia riguardo l’operazione commerciale. La conclusione dell’accordo è prevista per la seconda metà del 2020.
"Molto interessante la mossa di Charles Schwab per difendersi dalla disruption digitale nell’asset management", ha commentato Vittorio Massone, esperto di business e di digitale, nonché collaboratore di importati società per il supporto allo sviluppo e alla digital transformation. "Ovviamente nessuno può prevedere oggi come andrà a finire, ma questa è la dimostrazione che gli incumbent hanno degli strumenti adeguati per difendersi e contrattaccare". Tra le mosse vincenti, Vittorio Massone ha individuato l’assumere persone con skills digitali, rendendole visibili ed efficaci all’interno dell’organizzazione, proprio come sta facendo Schwab già da tempo. Fondamentale risulta inoltre "usare le dimensioni per creare ulteriore efficienza e scala nella creazione di nuove piattaforme (e questa operazione mira proprio ad ottenere tale risultato)", e "non difendere l’indifendibile, ma evolvere velocemente il business model in base al mercato (aver abbassato e in qualche caso azzerato le commissioni di intermediazione)".
In seguito all’annuncio dell’acquisizione, le azioni di Schwab sono salite dell’8% e quelle di TD Ameritrade del 16%. La fusione dei due broker quotati in borsa darà vita a un colosso da oltre 5 trilioni di dollari nei client assets, 3,8 trilioni di dollari da Schwab e 1,3 trilioni di dollari da TD Ameritrade. La società combinata servirà oltre 24 milioni di clienti. Il CEO di Charles Schwab, Walter Bettinger, ha spiegato come si punti alla combinazione delle due aziende per diventare ancor più competitivi e aggiudicarsi la partita nel settore dei servizi di investimento nel lungo periodo.
"L’obiettivo principale", ha commentato Vittorio Massone, "è non perdere, anzi, aumentare la base clienti e la loro loyalty e rendere la vita molto difficile ai nuovi player che dovranno, prima o poi, trovare il modo di creare profitti. Ovviamente tutto questo si può fare solo con Executive team convinti e coesi ed Azionisti pazienti".

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