“Ospedali del futuro – Le persone al centro” è l’evento incentrato sui cambiamenti che coinvolgono la sanità italiana e gli ospedali. Si è svolto lo scorso 11 giugno, presso il Palazzo Falletti di Barolo a Torino, e in quell’occasione è intervenuto il Presidente e AD di Tecnicaer Engineering Fabio Inzani. “L’Italia, con questa grande ondata di nuovi ospedali, si sta veramente dando una bella smossa. L’Italia ha già subito positivamente una prima ondata negli anni 2000, soprattutto la Lombardia e il Veneto, con i grandi ospedali che oggi conosciamo tutti e quindi il Piemonte sta recuperando velocemente”.
L’obiettivo per la Regione Piemonte e per il Paese è quello di ottimizzare le risorse sanitarie e disposizione e restituire ai pazienti una buona sanità. Il Parco della Salute di Torino si sta muovendo verso questa direzione e il cambio di passo può avvenire con l’attuale generazione di medici. “Nello scorso Congresso dei Grandi Ospedali d’Italia abbiamo detto che il principale dato che caratterizzerà questa nuova struttura è quello di avere un numero modesto di operatori sanitari rispetto ai posti letto — ha ribadito l’ingegnere alla guida di Tecnicaer Engineering — quei medici e quegli infermieri faranno una grande efficienza, potranno esprimere il 100 %”.
Una delle soluzioni auspicate per la sanità è quella di essere “contaminata”, nel senso di prendere spunti dagli altri operatori che sono attivi in ambito sanitario, ma in realtà diverse: “Si parte dall’industria, si parte dalla ricerca, si parte dalla formazione, per arrivare a un mix che permetta veramente di restituire le migliori cure”. È necessario prendere in considerazione la possibilità di coinvolgere player industriali del comparto privato, anche se sono mal visti dall’opinione pubblica, “ma non ci sarà via di scampo a questo, bisognerà andare a prendere i soldi là dove sono”.
L’obiettivo finale è quello di trasformare gli ospedali in luoghi di cura, non più di ricovero. “La cura è un’altra cosa — ha sottolineato Fabio Inzani — e il poter aspirare a dire che sanità e salute sono arrivate a coincidere, è perché, probabilmente, si sarà raggiunto l’obiettivo di avere la cura per poter effettivamente dire al malato che è guarito e non ha più bisogno dell’ospedale”.
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