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“Top Secret”, Roberto Tribuno parla di RSA e Senior Housing

Intervenuto alla trasmissione “Top Secret”, condotta da Corrado Tedeschi e andata in onda il 19 luglio 2023 sui canali Sky, digitale terrestre e Tivùsat, Roberto Tribuno ha parlato di uno dei temi più delicati per il futuro del Paese: come ripensare le strutture socio – sanitarie e gli spazi abitativi per una popolazione che invecchia, tra RSA di nuova generazione e soluzioni di senior housing per gli anziani autosufficienti. L’intervento ha offerto uno sguardo concreto su cosa significhi progettare luoghi in cui cura, ospitalità e qualità della vita convivono in modo strutturale.

Al centro del confronto c’è Health Invest, realtà milanese specializzata nello sviluppo di strutture socio – sanitarie complesse. Nel presentare la storia dell’azienda, il manager ha ricordato le origini legate a un’esperienza ventennale nel settore: “Health Invest nasce nel 2017 come spin-off di un team di professionisti multidisciplinari dal più grande gruppo leader in Europa nel settore delle RSA, delle strutture socio sanitarie e delle cliniche riabilitative”. Un know-how maturato sul campo che oggi viene messo al servizio di operatori, fondi di investimento, banche, gruppi immobiliari e istituzioni interessati a progetti chiavi in mano, dalle autorizzazioni fino alla consegna dell’immobile attrezzato.

Uno dei cardini del modello illustrato da Health Invest è il superamento dell’immagine tradizionale delle case di riposo, spesso associate a strutture datate e poco accoglienti. In trasmissione è stata chiarita la distanza tra quelle realtà e le RSA di nuova generazione, concepite come ambienti in cui l’assistenza sanitaria si integra con servizi alberghieri evoluti: “Le nuove RSA sono delle strutture che possono avvicinarsi a degli alberghi di tipo ospedaliero o degli ospedali con caratteristiche alberghiere”. Camere confortevoli, saloni polifunzionali, spazi di socialità, palestre e piscine terapeutiche diventano parte integrante del progetto, con l’obiettivo di mantenere attive le persone non autosufficienti e di avvicinare sempre più le strutture a una lunga degenza di alto livello.

Su questa stessa linea si inserisce l’attenzione al senior housing, gli “appartamenti protetti” per anziani autosufficienti o semi – autosufficienti che non vogliono più vivere da soli in casa, ma neppure rinunciare alla propria autonomia. Come spiega Roberto Tribuno, queste residenze rappresentano una “nuova frontiera” già consolidata nel mondo anglosassone e nel Nord Europa, ma ancora poco diffusa in Italia. Gli appartamenti sono dotati di domotica, sistemi di controllo elettronico, aree comuni per la socialità, studi medici, infermerie e spazi per attività sportive e ricreative, dalla palestra alla sala cinema, passando per laboratori e sale gioco. L’obiettivo è creare contesti sicuri, stimolanti e socialmente vivi per chi desidera restare indipendente pur avendo servizi e assistenza a portata di mano.

La questione non è solo architettonica, ma profondamente sociale. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento degli anziani soli impongono un ripensamento sistematico dell’offerta. Nell’intervista, si è parlato di come in Italia manchino ancora decine di migliaia di posti letto in RSA moderne, mentre il segmento del senior living è quasi privo di dati consolidati proprio perché rappresenta una scelta, più che una necessità. Inoltre, la lotta alla solitudine emerge come elemento centrale: “Ma la solitudine è quello che deprime il soggetto, la persona che rimane sola tende poi a deprimersi e lasciarsi andare”. Progettare luoghi in cui la socialità non sia un optional ma una funzione strutturale diventa quindi parte stessa della prevenzione e del benessere psico – fisico. Il modello di business descritto è quello di una struttura “one stop shop” che segue i progetti dalla ricerca del sito fino alla consegna dell’opera finita. “La nostra è una struttura che sviluppa questi progetti dalla A alla Z. Quindi, li individua, li ricerca e poi li verifica, li studia, li progetta, li autorizza, li realizza e poi li consegna”, spiega Roberto Tribuno nell’intervista, sottolineando il ruolo del team multidisciplinare che integra competenze commerciali, tecniche e finanziarie. In un settore caratterizzato da normative regionali diverse e requisiti stringenti, la capacità di tradurre vincoli sanitari, urbanistici ed economici in strutture realmente funzionanti è il punto di differenza rispetto agli operatori occasionali.

Un altro tassello chiave riguarda la sostenibilità ambientale e i criteri ESG, ormai imprescindibili nella progettazione di nuove strutture socio – sanitarie. I progetti presentati, come la Residenza San Celso nel quartiere San Siro a Milano, sono pensati per ridurre consumi ed emissioni grazie a materiali di ultima generazione, impianti avanzati e un ampio ricorso alle energie rinnovabili. In questa struttura, ad esempio, oltre il 67% dei consumi sarà coperto da fonti green, in linea con una visione orientata alla Green Economy e alla responsabilità energetica. Lo stesso approccio guida il complesso di senior housing in Viale Fulvio Testi, parte di un più ampio intervento di rigenerazione urbana che restituisce valore a ex aree industriali come quella della manifattura tabacchi.

Nella parte finale dell’intervista, il manager riassume così il “segreto” dietro la crescita dell’azienda: “Una squadra di persone appassionate, competenti che lavora compatta insieme per raggiungere gli obiettivi”. Un concetto semplice ma particolarmente rilevante in un ambito in cui si intrecciano normative complesse, bisogni sociali, investimenti immobiliari e sensibilità delle famiglie. La vision raccontata da Roberto Tribuno è quella di un ecosistema in cui strutture socio – sanitarie, residenze protette e città in trasformazione dialogano tra loro, con l’obiettivo di costruire luoghi capaci di accogliere l’invecchiamento non come emergenza, ma come fase di vita da vivere con dignità, sicurezza e relazioni autentiche.

 

Per visualizzare il video dell’intervista:

https://www.youtube.com/watch?v=9LKWuf5Zt7I

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