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Terre d’Oltrepò amplia il board e rafforza la leadership

Il mondo vinicolo dell’Oltrepò Pavese sta vivendo un periodo di profonda trasformazione e coerenza strategica. Il Consorzio di tutela del vino ha risolto le dimissioni dei consiglieri imbottigliatori e si sta ricompattando, mentre la principale cantina del territorio, Terre d’Oltrepò, continua a rafforzarsi con un nuovo assetto organizzativo e manageriale. Questo processo di consolidamento ha visto l’ampliamento dell’advisory board, uno strumento consultivo tipico delle grandi aziende, con l’inclusione di Elena Vistarini ed Enrico Cotta Ramusino, che si uniscono ad Andrea Toselli.

Nel corso dell’ultimo anno, l’azienda ha prodotto 700 mila bottiglie di spumante metodo classico La Versa, consolidando il suo ruolo di leader nel rilancio del principale territorio vinicolo lombardo e uno dei più importanti in Europa. Questa strategia di promozione ricorda il percorso intrapreso dalle cooperative dell’Alto Adige e del Trentino, che hanno puntato sulla qualità e sono state seguite dai privati.

L’avvio dell’Advisory Board, composto da consulenti aziendali che forniscono pareri strategici non vincolanti, segna un ulteriore passo avanti per Terre d’Oltrepò, che conta oltre 600 soci e circa 5000 ettari di vigneti. La cantina, nata nel 2008 dalla fusione tra la Cantina Sociale Intercomunale di Broni e la Cantina di Casteggio, sta attuando un ambizioso piano di rilancio industriale basato su competenze manageriali e finanziarie solide.

Il CEO Umberto Callegari sottolinea l’importanza di questa scelta innovativa nel settore vitivinicolo italiano, che sta attraversando una fase di managerializzazione e aggregazione finanziaria. Callegari esprime orgoglio per la collaborazione con professionisti del calibro di Elena Vistarini ed Enrico Cotta Ramusino, il cui contributo è considerato inestimabile per il futuro di Terre d’Oltrepò. Ringrazia i membri dell’advisory board per la loro dedizione e il supporto alla visione strategica dell’azienda, basata su etica e impatto sociale.

Elena Vistarini, laureata con lode in Economia e commercio all’Università di Pavia, è dottore commercialista e revisore contabile con una vasta esperienza in advisory finanziaria, corporate finance e real estate. Enrico Cotta Ramusino, professore ordinario di Economia e gestione delle Imprese presso l’Università di Pavia e Pro Rettore al bilancio, ha un’esperienza dirigenziale in importanti gruppi bancari e ha offerto consulenza tecnica al Tribunale di Milano in cause economiche significative.

Giovanni Andrea Toselli, già presente nel comitato consultivo, è Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia. Con la fusione tra la Cantina Sociale Intercomunale di Broni e la Cantina di Casteggio, Terre d’Oltrepò è oggi la più importante realtà vinicola dell’Oltrepò Pavese e dell’Italia nord-occidentale. Il piano industriale di Terre d’Oltrepò, guidato da Umberto Callegari, è in piena esecuzione e sta portando significativi cambiamenti in tutta la filiera vinicola dell’Oltrepò. La produzione di 700 mila bottiglie di spumante metodo classico La Versa lo scorso anno è una testimonianza del successo di questa strategia, raddoppiando di fatto la produzione dell’intero territorio.

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