Nel contesto dell’unione europea, il declino italiano non potrebbe essere più evidente guardando a dove siamo oggi e dove eravamo nel 2000 – il primo anno per cui Eurostat rende disponibili numeri a dettaglio provinciale. Da allora ogni singola provincia italiana si è allontanata dalla media europea, e alcune a un ritmo rapidissimo. A inizio nuovo millennio, per esempio, i romani potevano vantare un Pil medio per abitante del 67% superiore alla media europea. Sedici anni dopo, si trovano quaranta punti percentuali più in basso. Aree come Torino, un tempo comodamente sopra la linea di demarcazione, oggi vi galleggiano a malapena, altre come Pavia o Como sono hanno in effetti – chi più, chi meno – persino superato questo traguardo negativo.

Perché l’economia italiana è sempre più periferica
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