Finanze solide, ingenti risorse da investire e progetti ambiziosi come la realizzazione dell’impianto green di Piombino con gli ucraini di Metinvest. Nonostante la recente scomparsa di Gianpietro Benedetti, figura storica all’interno dell’azienda, Gruppo Danieli si prepara ad affrontare le sfide del futuro sotto la guida del CEO Giacomo Mareschi Danieli, responsabile delle attività di plantmaking, e della Vicepresidente Camilla Benedetti, che si occupa invece del comparto steelmaking. L’azienda friulana continua a ricoprire un ruolo chiave nel settore, riconosciuto a livello internazionale. A testimoniarlo la massiccia partecipazione alla 5ª edizione del Danieli InnovAction Meeting, che lo scorso maggio ha visto la presenza di 728 imprenditori da tutto il mondo. Un incontro che ha rappresentato un omaggio alla visione lungimirante di Benedetti e un segnale di continuità per il Gruppo.
Intervistato dal “Corriere della Sera”, il CEO Giacomo Mareschi Danieli ha spiegato che l’internazionalizzazione è ormai un elemento acquisito per Danieli. L’azienda ha una presenza ben bilanciata a livello globale, con il mercato principale negli Stati Uniti, seguito da Cina e India, quest’ultima in crescita. La strategia futura si concentrerà dunque sulla crescita tecnologica e sulla tipologia dei clienti, puntando a rafforzare i rapporti con i grandi gruppi integrati, specialmente in Cina e India. Nonché a valutare nuove presenze in Messico, Bangladesh e Brasile. Il punto di forza del Gruppo, ha aggiunto, è aver mantenuto il cuore dell’azienda in Friuli, contrariamente alla tendenza che vede sempre più società spostare la propria sede in Paesi come l’Olanda.
Con una cassa netta positiva di 1,7 miliardi, oggi Gruppo Danieli ha tutte le carte in regola per continuare a crescere. Le attività di impiantistica e di produzione di acciaio green sono interconnesse, offrendo stabilità al business e compensando i cicli economici con un rapporto di ricavi 70-30. Il bilancio recentemente chiuso ha superato gli obiettivi di fatturato previsti per l’esercizio 2023-2024, stimati a 4,2 miliardi di euro. Positive anche le stime del prossimo esercizio grazie ad ordini stabili intorno ai 6 miliardi. Il Gruppo, ha ribadito il CEO, ha le risorse per investire in tecnologia, innovazione, prototipi, sostenibilità e digitalizzazione, vantando le migliori tecnologie disponibili, come dimostrato dalla penetrazione nel mercato giapponese con i forni elettrici digitali. Per Giacomo Mareschi Danieli il Gruppo è “avanti di 15 anni rispetto al mercato”, nonostante la concorrenza stia cercando di raggiungerli.
Su Piombino il manager punta a iniziare la costruzione dell’impianto entro fine anno. Si tratta di un progetto strategico per l’azienda e per il Paese che ha l’obiettivo di ridurre l’importazione di coils. Attualmente, Danieli è in una fase avanzata del progetto di business finance e detiene il 25% delle azioni. Il costo totale dell’acciaieria verde in Toscana è stimato a 2,5 miliardi di euro, con risorse raccolte da circa 30 istituzioni finanziarie, incluse Cdp e Bei.
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