A margine del Turin Islamic Economic Forum, nel quale sono tra glia altri intervenuti Guido Montanari, Vicesindaco di Torino, Vincenzo Ilotte, Presidente Camera di Commercio di Torino, Gianmaria Ajani, Rettore, dell’Università di Torino e Abdulla Mohammed Al Awar, ceo of Dubai Islamic Economy development centre, Diego Biasi, amministratore delegato di Quercus Assets Selection, durante la sessione Islamic Finance For Infrastructures, ha dichiarato: “I paesi islamici si sono prefissi di svolgere un ruolo di primo piano nel settore delle energie rinnovabili. Stiamo aprendo una sede a Dubai perché vogliamo portare in Medio Oriente l’expertise che ha già permesso a Quercus di essere uno dei primi 3 fondi specializzati in energie rinnovabili in Europa. Oggi guardiamo alla finanza islamica e in particolare agli Emirati Arabi, cercando di cogliere le opportunità che derivano da un mercato delle rinnovabili in linea con i dettami della Sharia, in forte crescita e con ritorni interessanti”. Biasi ha inoltre aggiunto che “Il 2016 è stato un anno molto importante per Quercus: abbiamo fatto il primo closing dei nostri fondi per 150 milioni di euro che investiremo prevalentemente in Italia, con un occhio anche al Piemonte, emesso la più grande emissione obbligazionaria da 125 milioni di euro nelle rinnovabili, annunciato un dividendo di circa 20% ai nostri investitori e fatto una prima cessione di asset con un IRR del 9%. Nel 2017 puntiamo ad un altro closing dei fondi, che mirano ad una raccolta globale di 500 milioni di euro, continuando a capitalizzare le opportunità derivanti dalla frammentazione del mercato europeo da fonti rinnovabili”.

Turin Islamic Economic Forum, Biasi, AD Quercus: Cogliere opportunità del mercato rinnovabili in linea con finanza islamica
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