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SCM Sim: l’intervista ad Antonello Sanna

È iniziato in questi giorni il Roadshow di presentazione di SCM Sim per la quotazione in Borsa Italiana. Siamo con Antonello Sanna, fondatore e Amministratore Delegato di SCM Sim.
Dott. Sanna, può spiegare a Finanzaonline TV chi è e di cosa si occupa SCM Sim?

Buongiorno a tutti, SCM è un soggetto vigilato, è un’azienda focalizzata sulla distribuzione di Personal Financial Services, ma differentemente dal modello tipico che viene implementato in Italia non ha una distribuzione verticalizzata, quindi non distribuisce prodotti di determinate case, ma compone dei portafogli a seconda delle necessità del cliente. Tra i tratti essenziali che la rendono assolutamente innovativa si trova l’approccio fee only, ovvero è un’azienda che si presenta quindi come staccata da ogni tipo di remunerazione che non sia quella del cliente, non prendiamo rebates, e lavoriamo praticamente con tutto, sia con fondi che con amministrato, con titoli, con qualsiasi strumento che possa essere destinato al cliente. Oggi contiamo una trentina di banker, abbiamo fatturato 6 milioni l’ultimo anno e abbiamo sotto controllo – di asset under control, come si suol dire quando si tratta di consulenza e gestione – abbiamo appena superato il billion. Questa è la carta di identità di SCM.
2016: un anno particolarmente importante per la vostra società. La quotazione in borsa ormai imminente, ma non solo. Quali sono i prossimi obiettivi che vi siete posti in termini di management?
L’obiettivo centrale di quest’anno era la quotazione, ma non fine a se stessa o semplicemente per raccogliere denaro. L’idea era quella di sviluppare la società, poiché siamo arrivati ad un punto importante, con traguardi che ci hanno spinto a pensare oltre, con un obiettivo prossimo di 3 billion per iniziare a generare dei flussi di cassa importanti. Per fare questo è critico lo sviluppo quindi l’ingresso di nuovi banker o l’aggregazione di altre società vigilate.
Quindi l’aumento di capitale generato dalla quotazione in borsa è proprio finalizzato a dare una dimensione diversa alla società, ovvero una dimensione tale per cui inizia a diventare un player importante. Abbiamo deciso di farlo attraverso la Borsa, perché il percorso di quotazione impone due diligence piuttosto serrate sulla società, che a questo punto è certificata per essere una società sana, ben gestita e che negli anni ha proceduto in maniera corretta.
Il mercato che avete scelto è quello di AIM Italia e SCM Sim sarà la seconda Sim quotata a Piazza Affari. Come intendete sfruttare le risorse che raccoglierete sul mercato con la quotazione?
Il primo livello di azione è quello di cercare altri soggetti vigilati che hanno svolto un buon lavoro raccogliendo masse in gestione, ma che, vista l’imponente struttura di controlli che viene imposta, correttamente, dalle autorità, oggi possono soffrire leggermente per via di un fronte costi che incide in maniera significativa sui bilanci. Quindi in prima istanza ricerchiamo delle aggregazioni. Secondariamente ricerchiamo gruppi di banker che vogliano guardare modelli diversi da quelli attuali e che si rivelino già MIFID II compliant, poiché la nostra impostazione è già quella basata sulla fee only, proponendo una flat fee trasparente che permette al cliente di vedere esattamente quanto paga, perciò l’argomento MIFID II per noi è già stato risolto sin dall’inizio. Perciò per qualunque banker o gruppi di banker che fossero interessati ad aderire a questo modello, noi siamo già pronti e queste risorse sono destinate proprio a investimenti sul recruiting.

Intervista integrale al link: https://www.youtube.com/watch?v=n1GZ4lT50do

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